Riceviamo da Lino Baldini immagini eloquenti quanto le sue scoraggiate parole sulla “sua” Placentia Arte di Piacenza. La galleria d’arte, nata nel 1991 proprio grazie a Baldini, è diventata via via un punto di riferimento per i giovani artisti; Adrian Paci, Sislej Xhafa, Anri Sala, Yuri Ancarani sono solo alcuni tra coloro che hanno contribuito alla crescita del progetto galleristico-espositivo, presentando, spesso agli esordi della loro carriera, lavori inediti in quegli spazi.
All’inizio del 2015 Marta Barbieri, Riccardo Bonini, Paola Bonino e Michele Cristella, curatori, giungono alla direzione artistica e alla gestione della Placentia, “raccogliendo il testimone dal precedente direttore.
Il nuovo team curatoriale si è da subito direzionato verso un rinnovamento dell’attività della galleria, mantenendo gli aspetti fondamentali – focus sul valore del progetto, attenzione particolare agli artisti emergenti italiani – e innestando parallelamente una ricerca che guardi al modello di una nuova, articolata generazione di artisti e fruitori, basandosi su una visione più europea e globale del concetto di fare galleria” (cit. https://www.livenel.com).
Eccoli, i nuovi nomi in elenco: Thomas Berra, Lucia Cristiani, Filippo Minelli, Simone Monsi, Federica Mutti, Stefano Serretta (www.placentiaarte.it/artists20), e tante mostre, fiere e molti progetti speciali.
Ora arriva questo forse un po’ troppo ingeneroso e duro intervento di Baldini che però, presentato in forma di performance – pur dal titolo assai provocatorio -, rende geniale la sua comunicazione, che non vogliamo quindi qui censurare, dichiarandoci pronti e ben felici di accogliere una risposta dai diretti interessati e specialmente da Marta Barbieri e Paola Bonino che sono direttamente tirate in ballo dalla lettera aperta qui riportata.
Lino Baldini disinfesta la galleria Placentia Arte | “Lino Baldini, fondatore nel 1991 di Placentia Arte, esegue la disinfestazione tendente all’eliminazione di parassiti (pseudo artisti e simili) all’interno dello spazio della galleria. Disinfestazione che avviene dopo la chiusura della storica galleria da parte di Marta Barbieri e Paola Bonino, le stesse che negli ultimi tre anni hanno gestito con inadeguatezza la prestigiosa struttura.”
Un j’accuse d’arte, all’arte o ad arte?
Paolo Di Pasquale si forma studiando prima Architettura poi Disegno Industriale a Roma, specializzandosi in Lighting design. Nel 2004 è co-fondatore dello STUDIOILLUMINA, dove si occupa principalmente di Architectural Lighting Design e Luce per la Comunicazione: lo Studio progetta e realizza allestimenti espositivi e museali, ideazione della luce, corpi illuminanti, scenografia notturna - nel settore della riqualificazione urbana e in progettazione di arredi (porti turistici, parchi, giardini, piazze etc.)-, piani della luce per alcuni Comuni italiani e spettacoli di luce. Nel 2007 fonda lo Studio BLACKSHEEP per la progettazione di architettura di interni e di supporto alla pianificazione di eventi, meeting e fiere. E' interessato alla divulgazione della cultura della luce e del progetto attraverso corsi, workshop, convegni e articoli. Ha insegnato allo IED e in strutture istituzionali. E’ docente di Illuminotecnica presso l’Istituto Quasar - Design University Roma di nel corso di Habitat Design e in quello di Architettura dei Giardini. E' Redattore di art a part of cult(ure) per cui segue la sezione Architettura, Design e Grafica con incursioni nell'Arte contemporanea. Dal 2011 aderisce a FEED Trasforma Roma, collettivo di architetti romani che si interroga sul valore contemporaneo dello spazio pubblico esistente, suggerendone una nuova lettura e uso con incursioni e azioni dimostrative sul territorio metropolitano.
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