La parola al teatro #14. Parlami d’amore. Viaggio introspettivo nel privato di una coppia contemporanea

Questa la lettura di Francesco Branchetti, regista e interprete insieme a Nathalie Caldonazzo della pièce teatrale tratta dal testo di Philippe Claudel, andata in scena al Teatro degli Audaci a Roma.

“Lo sfaldamento odierno del rapporto di coppia è alla base dello sfaldamento dei rapporti affettivi più in generale e in questi anni stiamo affrontando una crisi profondissima del rapporto tra essere umano ed essere umano ed affrontarlo in teatro all’interno della coppia, per quanto mi riguarda, è sempre stato molto, molto interessante e stimolante.”

Un racconto dolce-amaro di una coppia, ma in realtà dell’intera società, in crisi profonda di valori e di punti di riferimento che si sgretolano minando le fondamenta di un rapporto. Un “viaggio” nel privato di una coppia, condotto con grande maestria di introspezione psicologica ma anche con una pungente ironia che permea lo spettacolo.

L’esplosione emotiva dei due protagonisti, di cui è fortemente connotato lo spettacolo, viene preceduta in apertura dall’apprezzabile scelta del regista di escludere il linguaggio verbale: silenzi e sguardi prevalgono e raccontano un disagio non più reprimibile in cui il pubblico diviene testimone.

La sceneggiatura apparentemente didascalica nella narrazione di un’intensa discussione di una coppia in crisi, sottende la sofisticata drammaturgia di Philippe Claudel caratterizzata dall’implicito e dalla metafora. I due partner vorrebbero confrontarsi ma sono sprovvisti di strumenti relazionali e il violento litigio rappresenta una forma di contatto, l’unica a loro nota, per raggiungersi e rinfacciarsi con aggressività tutto ciò che dell’altro hanno silenziosamente tollerato per anni.

“Perché continuiamo a stare insieme?”

E’ la domanda inaspettata rivolta dal marito che arriva proprio al culmine della discussione, quando gli argomenti sembrano essersi esauriti e lasciano il posto a giudizi personali che segnano il passaggio dal tu hai fatto al tu sei.

Entrambi sono figli e vittime delle illusioni del nostro tempo che crea miraggi e falsi ideali, che spinge ad una vita che non contempla l’altro se non come sostenitore del proprio individualismo. Eppure, coup de théâtre, ciò che sembrava l’ultimo atto di una relazione contiene, invece, i semi di una rinascita di coppia.

La scenografia di Alessandra Ricci ricercata e accurata nel rappresentare l’interno di un appartamento parigino, ha offerto il giusto sfondo e sostegno ai dialoghi e ai movimenti del corpo dei protagonisti; anche il disegno luci, in un’alternanza da una luminosità brillante a un’intima penombra, si armonizza mirabilmente con la drammaturgia.

Parlami d’amore non è solo il titolo della pièce ma vuole essere un’esortazione a contattare noi stessi e l’altro attraverso la condivisione di sentimenti comuni, troppo spesso rinnegati in favore di falsi miti.

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Si laurea in Scienze della Comunicazione con indirizzo impresa e marketing nel novembre del 1998 presso l'Università La Sapienza di Roma; matura circa dodici anni di esperienza presso agenzie internazionali di advertising del Gruppo WPP - Young&Rubicam, Bates Italia, J.Walter Thompson - nel ruolo di Account dove gestisce campagne pubblicitarie per conto di clienti tra cui Pfizer, Johnson&Johnson, Europcar, Alitalia, Rai, Amnesty International e Ail. Dal 2010 è dipendente di Roma Capitale e attualmente presta servizio presso l'Ufficio di di Presidenza del Municipio Roma XIV dove si occupa di comunicazione istituzionale, attività redazionale sui canali social del Municipio e piani di comunicazione. Ama viaggiare e leggere.

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