In diretta streaming, il Teatro Vascello di Roma ha ospitato la seconda tappa, dopo il debutto al Romaeuropa Festival, dello spettacolo Coefore Rock ‘n’ Roll che è parte del progetto Orestea. Trilogia della Vendetta firmato dal coreografo e regista Enzo Cosimi con la collaborazione di Maria Paola Zedda e il tocco visionario delle luci di Gianni Staropoli.
Coefore Rock ‘n’ Roll, ispirato alla tragedia di Eschilo, è un concerto performance site specific che unisce sapientemente musica, testo e movimento. La convinzione dell’assoluta centralità strutturale e morale di Coefore si accompagna alla consapevolezza che è qui che risiede l’acme d’intensità tragica per quel matricidio che, seppur auspicato, annunciato e incitato fin quasi dall’inizio del dramma, giunge fulmineo solo poco prima dell’epilogo.
Musica tecno, fragorosa e luci fredde danno avvio alla perfomance; al centro della scena le passionali Clitemnestra ed Elettra, interpretate da Alice Raffaelli e Roberta Racis, che sfilano impugnando i loro tappeti di lana a fiori e indossano body color carne che valorizzano i corpi atletici e scultorei.
Più defilati Oreste e Pilade, impersonati da Francesco Saverio Cavaliere e Luca Della Corte: corpi vigorosi, l’uno accanto all’altro, bevono e rigurgitano ripetutamente latte, indossano maschere bifronti che nascondono il doppio profilo del primo eroe moderno e lottano contro la dannazione nel tentativo di ristabilire un ordine che non esiste più.
Ora è la volontà e la responsabilità di dover decidere a far intravedere il vuoto imminente. L’assassinio della propria madre diventa il vortice entro cui i muscoli e le ossa si compongono e scompongono senza trovare una tregua. Allungati a terra, coprono le loro algide figure con il calore di tessuti intrecciati e variopinti.
Intorno ai protagonisti, che con contorsioni, ribaltate, salti e movimenti reiterati mettono in risalto la plasticità dei loro corpi, entrano in scena le Erinni, ovvero le otto danzatrici provenienti dall’Accademia Nazionale di Danza dal progetto D.A.R.E.
I loro movimenti sono ripetitivi, mortuari e sembrano confluire in una processione funebre che le vede perfettamente allineate e, allorquando l’efferato matricidio si compie, edulcorato in una battaglia a suon di pelouches, il ritmo cambia ancora. Le Erinni, abbandonato il copricapo funebre, roteano la testa all’unisono, accompagnate dal suono della chitarra elettrica e raggiunto il punto culminante, l’energia si spezza e le danzatrici cadono a terra come morte. Clitennestra si allontana abbracciando lo strumento e il suo corpo si fa terra, culla in cui tornare, senza fretta.
Tutto è compiuto. Sulla scena vuota irrompe Lady Maru, dj incappucciata con maschera argento, icona della Club Culture e della musica techno sperimentale romana e internazionale. Con lei un tavolo e un pc, sorgente di suoni estremi portati a volumi eccessivi.
Uno straordinario impianto coreografico, espressione di contemporaneità, che unisce testo, visione, azione performativa in una drammaturgia fluida e poetica in cui linguaggio performativo apre a forme transmediali e transdisciplinari puntando sulla musica e le arti visive.
Si laurea in Scienze della Comunicazione con indirizzo impresa e marketing nel novembre del 1998 presso l'Università La Sapienza di Roma; matura circa dodici anni di esperienza presso agenzie internazionali di advertising del Gruppo WPP - Young&Rubicam, Bates Italia, J.Walter Thompson - nel ruolo di Account dove gestisce campagne pubblicitarie per conto di clienti tra cui Pfizer, Johnson&Johnson, Europcar, Alitalia, Rai, Amnesty International e Ail. Dal 2010 è dipendente di Roma Capitale e attualmente presta servizio presso l'Ufficio di di Presidenza del Municipio Roma XIV dove si occupa di comunicazione istituzionale, attività redazionale sui canali social del Municipio e piani di comunicazione. Ama viaggiare e leggere.
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