Storie in piazza. Il modello culturale del cilento alla sua ottava edizione.

immagine per storie in piazza 2020Un viaggio culturale per la crescita dei giovani e della comunità che ricrea quel connubio indissolubile tra persone e i libri. L’attore partenopeo è stato il primo ospite della rassegna culturale Storie in piazza, organizzata dal comune cilentano di San Giovanni a Piro in collaborazione con il Polo museale.

Abbiamo incontrato Franco Maldonato scrittore affermato e Direttore artistico della kermesse per farci raccontare la genesi di questo progetto giunto all’ottavo anno e divenuto un modello culturale di successo nella regione Campania.

Questo progetto nasce da un’imitazione, e questo va detto, perché dopo avere per frequentato per anni e fin dall’istituzione, il festival della letteratura a Mantova e successivamente il festival della filosofia a Modena, mi sono reso conto che erano due moduli che avremmo potuto adattare anche alla nostra realtà in quanto la dinamicità, l’agilità e la freschezza degli eventi consentivano la divulgazione della cultura che è da sempre nella nostra mente: la necessità cioè che il cambiamento si articoli anzitutto sul versante interiore e soggettivo: d’altra parte ritengo che non possa esserci un cambiamento della realtà se non si interiorizza la necessità di modificare il proprio assetto che poi si risolve nella ricerca di diventare migliori, per tentare di elevarsi sulla finitezza della dimensione quotidiana e affacciarsi sulla soglia dell’infinito.

La rassegna ha raggiunto l’ottavo anno: che bilancio può fare, Direttore?

Il bilancio è positivo sia perché dall’ultimo censimento il nostro è diventato tra i 13 comuni della Campania in cui si legge di più, sia perché siamo riusciti ad avvicinare le comunità locali alla lettura non solo della letteratura tradizionale ma anche la lettura scientifica: con “Storie in piazza” abbiamo infatti, coinvolto nel tempo intellettuali del calibro di Umberto Galimberti, Edoardo Boncinelli, Giacomo Rizzolanti (lo scopritore dei neuroni specchio); dunque dalla filosofia alla scienza pura, alla scienza applicata alla biologia molecolare.

Potremmo dire che Storie in piazza è ormai parte integrante del pacchetto turistico di questa località?

La cultura è intesa in questo senso sia come valore finalistico che come valore strumentale a servizio dell’integrazione dell’offerta turistica basata sulle attrazioni naturalistiche; questo perché abbiamo registrato negli anni l’interesse da parte di chi ci visita, di scoprire la storia, e se possibile anche la preistoria nel caso del nostro comune, che affonda le sue radici nel paleolitico inferiore.

Torniamo all’evento di apertura, il reading de Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway un testo che ci ha appassionato in gioventù e che rappresenta ancora oggi un paradigma di valori fondamentali: la lotta dell’uomo contro la natura con la morte che incombe ad ogni scansione della vicenda e il rispetto tra l’uomo e gli agenti naturali. A questa proposta si accompagna un elemento di assoluta novità nella rassegna: dal libro ascoltato al libro raccontato.

Quest’anno per la prima volta accanto al libro raccontato che ha connotato tutte le precedenti edizioni della rassegna, abbiamo introdotto la novità del libro ascoltato, o parlato. Un ulteriore profilo che abbiamo voluto sperimentare attraverso uno dei più grandi libri della storia universale della letteratura letto dal grande artista Sebastiano Somma che ha trasmesso forti emozioni, grazie alla bellezza della sua voce e l’intensità del racconto.

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Si laurea in Scienze della Comunicazione con indirizzo impresa e marketing nel novembre del 1998 presso l'Università La Sapienza di Roma; matura circa dodici anni di esperienza presso agenzie internazionali di advertising del Gruppo WPP - Young&Rubicam, Bates Italia, J.Walter Thompson - nel ruolo di Account dove gestisce campagne pubblicitarie per conto di clienti tra cui Pfizer, Johnson&Johnson, Europcar, Alitalia, Rai, Amnesty International e Ail. Dal 2010 è dipendente di Roma Capitale e attualmente presta servizio presso l'Ufficio di di Presidenza del Municipio Roma XIV dove si occupa di comunicazione istituzionale, attività redazionale sui canali social del Municipio e piani di comunicazione. Ama viaggiare e leggere.

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