La parola al Teatro #36. Ionica all’Argot, la vita di un testimone di giustizia che ha detto no all’andrangheta, raccontata da Alessandro Sesti

immagine per Ionica interpretata da Alessandro Sesti
Alessandro Sesti in Ionica

Dopo mesi di stallo causato dal lockdown, Argot Produzioni di Roma, da sempre impegnata nella ricerca di talenti emergenti in ambito teatrale, lo scorso 14 febbraio ha “riaperto le porte” al pubblico con la diretta streaming di Ionica, la pièce teatrale interpretata dall’attore folignate Alessandro Sesti che insieme ad Alfonso Russi, ha ideato la drammaturgia dedicata alla ‘ndrangheta ionica.

Una storia di emergenza civile fatta di racconti di mafia e nata da interviste, biografie e ricerche in terra di Calabria, per comprendere una vita sotto scorta come quella di Andrea Dominijanni, imprenditore catanzarese che dal 2015, anno in cui ha testimoniato contro i componenti di alcune ‘ndrine a più alto tasso di mafiosità della fascia ionica, ha contribuito a infliggere un colpo durissimo alla ‘ndrangheta calabrese, rivelando con le sue testimonianze trent’ anni di sottomissione alle leggi e alle prepotenze mafiose.

Grazie a lui sono stati arrestati e condannati i principali capi bastone e sgarristi delle ‘ndrine operanti nell’area ma Andrea da allora non è più un uomo libero.

Una condizione che Sesti ha conosciuto in prima persona quando ha frequentato Dominijanni per preparare Ionica, provando la paura che accompagna le giornate di un testimone di giustizia, vivendo per giorni a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio accanto a colui che per scelta – “un atto d’amore verso la sua famiglia e la società”- ha perduto la libertà. 

immagine per Ionica interpretata da Alessandro Sesti
Alessandro Sesti in Ionica

Alessandro Sesti:

“Venire a conoscenza di così tanti avvenimenti, racconti di una brutalità inaudita, vedere e vivere sulla tua pelle quelle che fino a poco prima erano solo cose che immaginavi, mi ha fortemente destabilizzato.

Quei giorni mi sono sembrati mesi, per certi aspetti, e sono stati troppo brevi, per altri. Silenzi improvvisi nei bar, sguardi mai mal interpreti, perché sono davvero ciò che pensi, ed il senso di abbandono ti portano a percepire un pericolo costante e terribile perché invisibile.

La percezione che qualcosa stia per accadere, ma che potrebbe non accadere mai”.

Alessandro Sesti nel suo monologo restituisce al pubblico le emozioni, le parole ascoltate e le memorie della famiglia Dominijanni, in forma di narrazione diretta e cruda, su una scena quasi vuota: una sedia, un attore, un panettone e tre intensi musicisti: Debora Contini al clarinetto, Federico Passaro al contrabbasso e Federico Pedini alla chitarra.

Riporta in sintesi le parole stesse dei calabresi che maledicono la mafia come destino:

“Qui lungo la Ionica, la ‘ndrangheta è come la polvere frutto dell’aridità: si posa ovunque, si insinua negli angoli più nascosti, sporca cose e anime, la respiri senza accorgertene… È come un arto in cancrena”.  

Ionica ci pone davanti a un fiume di parole, di sensazioni, di terribili presagi in una realtà complessa come quella della mafia, paragonata ad un tumore, all’interno di un contesto che vorrebbe essere semplice, come quello di una famiglia.

Uno spettacolo che rende pubblica una vicenda il teatro può trasfigurare in racconto civile quando il corpo di una comunità si mette in ascolto con quella sensazione di spiazzamento di chi non vive queste situazioni in prima persona e di chi invece le vive con coraggio, decidendo di combatterle: “adesso però vi dimostro come uno scarafaggio può cambiare le cose”.

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Si laurea in Scienze della Comunicazione con indirizzo impresa e marketing nel novembre del 1998 presso l'Università La Sapienza di Roma; matura circa dodici anni di esperienza presso agenzie internazionali di advertising del Gruppo WPP - Young&Rubicam, Bates Italia, J.Walter Thompson - nel ruolo di Account dove gestisce campagne pubblicitarie per conto di clienti tra cui Pfizer, Johnson&Johnson, Europcar, Alitalia, Rai, Amnesty International e Ail. Dal 2010 è dipendente di Roma Capitale e attualmente presta servizio presso l'Ufficio di di Presidenza del Municipio Roma XIV dove si occupa di comunicazione istituzionale, attività redazionale sui canali social del Municipio e piani di comunicazione. Ama viaggiare e leggere.

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