1984 di George Orwell è presentato dalla casa editrice il Narratore in formato audiolibro, letto dall’intensa voce di Moro Silo.
In quest’opera amara e per certi versi sconfortante, si mette in scena una distopia in cui il mondo non è più come lo conosciamo ma è diviso in tre superstati: l’Oceania, l’Eurasia e l’Estasia, separati da mura di odio e di menzogne.
Il romanzo è ambientato in Oceania e in particolare a Londra; qui vige un regime totalitario con a capo il Grande Fratello, che nessuno ha mai visto ma la cui figura campeggia ovunque, in poster, banconote, francobolli.
Questo occhio che tutto vede ha come sue armi delle telecamere sparse dappertutto, anche all’interno delle case private, e un organismo di controllo chiamato Psicopolizia.
In questo stato non ci sono vere e proprie leggi scritte a cui contravvenire, ma è comunque tacitamente vietato di pensare con la propria testa, di amare liberamente e di divertirsi.
La vita è grigia e monotona: ci si veste tutti uguali con l’uniforme azzurra del Partito che fa capo al Grande Fratello, si lavora la maggior parte del tempo, si viene spiati in ogni attività pubblica e privata, si parla una lingua, la “neolingua”, che sistematicamente riduce il numero di parole dal vocabolario per restringere la capacità di pensiero autonomo, e si sperimenta l’aggregazione solo in quanto legata all’idolatria verso il Partito.
In questa società cupa e spersonalizzante si muove il protagonista, Winston Smith, un uomo di trentanove anni che lavora nell’edificio a forma di piramide bianca del Ministero della Verità.
Vi sono quattro ministeri a Londra – il Ministero della Verità, il Ministero della Pace, il Ministero dell’Amore e il Ministero dell’Abbondanza – e ognuno di essi è una contraddizione palese ma sembra che nessuno se ne avveda; ad esempio, il Ministero della Verità si occupa dell’informazione e dell’istruzione, ma in realtà è la sede in cui si fabbricano delle menzogne che diventano arbitrariamente l’unica verità, per poi decadere e lasciare il posto ad altre menzogne, secondo il principio del “bipensiero”, che è la capacità di accogliere simultaneamente nella propria mente due opinioni tra loro contrastanti.
In un mondo così oppressivo, che condiziona gli esseri umani ad essere delle marionette senza coscienza, la mosca bianca Winston si solleva al di sopra della manipolazione e cerca di ribellarsi nello stretto margine che si ritaglia.
Insieme alla donna che ama, Julia, tenta di riappropriarsi della propria libertà, pur avendo chiara «la consapevolezza che quella tomba era sempre stata lì ad aspettarlo».
Antonella Quaglia è una content editor e organizzatrice di eventi. Laureata in DAMS Cinema a Bologna, ha conseguito un Master in Management degli eventi artistici e culturali a Firenze. Dopo aver lavorato nel settore dell’organizzazione di mostre d’arte, segue diversi corsi in editoria e collabora con uffici stampa e riviste del settore.
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