IndipendenteMente #57. Maurizio Falghera presenta l’audiolibro della sua opera Verso un vicolo cieco evolutivo. Gregory Bateson l’aveva capito.

Verso un vicolo cieco evolutivo. Gregory Bateson l’aveva capito di Maurizio Falghera è pubblicato in audiolibro dalla casa editrice Il Narratore, con la lettura dell’opera affidata a Moro Silo.

È un saggio scientifico/filosofico ricco di suggestioni mutuate da diverse discipline, come la sociologia, la climatologia e la psichiatria. L’autore riporta brani tratti dai testi e dalle conferenze di Gregory Bateson, uno dei più importanti scienziati e filosofi naturalisti del ventesimo secolo oltre che padre dell’Ecologia della Mente, per riflettere sulla nascita della coscienza umana e sugli esiti della sua evoluzione.

«Ma cos’è questa coscienza, questa portentosa qualità della mente che, se accoppiata con il pensiero finalistico, porterebbe, secondo Gregory, la specie Homo e tutti gli ecosistemi verso esiti catastrofici e in ultima analisi al cosiddetto ‘vicolo cieco evolutivo’?».

In particolare il discorso di Falghera si basa sul concetto di finalità cosciente: a un certo punto della sua evoluzione l’uomo ha compreso di poter avere il controllo sul suo ambiente e in quel momento la coscienza è diventata finalistica, cioè orientata a obiettivi da raggiungere.

immagine per Maurizio Falghera presenta l’audiolibro della sua opera Verso un vicolo cieco evolutivo. Gregory Bateson l’aveva capito.Ci sono però diversi quesiti che l’autore si pone: «È concepibile che i comportamenti finalizzati rappresentino un tratto evolutivo paradossale, una specie di errore evolutivo, un errore tale da mettere a repentaglio la sopravvivenza delle specie che li adottano? Può mai l’evoluzione biologica fare errori di questo genere?».

Maurizio Falghera si inoltra quindi nel concetto del dualismo mente/corpo, puntando l’attenzione sulla pericolosa separazione fra mondo mentale e mondo fisico e sostenendo che ci possano essere delle analogie fra il dualismo cartesiano e la cultura produttivistica e consumista; per l’autore così come per il suo mentore la crisi ecologica attuale è determinata proprio dall’esasperato ricorso alla coscienza orientata verso fini egoistici da parte dell’uomo.

In merito a tali riflessioni, l’autore ricorda il convegno che organizzò lo scienziato, con l’aiuto della figlia Mary Catherine, nel castello di Burg Wartenstein in Austria il 17 luglio 1968.

Una settimana fitta di discussioni sugli effetti della finalità cosciente sull’adattamento umano che, se analizzate alla luce dei nostri problemi attuali, possono far riflettere su quanto l’uomo si sia allontanato dalla sua ecologia e abbia inventato trucchi e scorciatoie per aggirare i giusti vincoli posti alle specie da Madre Natura.

Un comportamento scellerato che ci ha condotti alla situazione tragica in cui versiamo noi e il nostro habitat, soggetto a un insensato sfruttamento delle risorse, a violenti cambiamenti climatici e alla perdita irreversibile delle biodiversità.

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Antonella Quaglia è una content editor e organizzatrice di eventi. Laureata in DAMS Cinema a Bologna, ha conseguito un Master in Management degli eventi artistici e culturali a Firenze. Dopo aver lavorato nel settore dell’organizzazione di mostre d’arte, segue diversi corsi in editoria e collabora con uffici stampa e riviste del settore.

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