L’Accademia del Teatro alla Scala – È importante la formazione nei mestieri dell’arte?

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Teatro alla Scala. ph. Brescia e Amisano

La Fondazione Accademia d’Arti e Mestieri del Teatro alla Scala di Milano, che da poco ha compiuto vent’anni, ci insegna e ci ricorda come il segreto di un buon artista sia proprio negli insegnamenti ricevuti: è grazie a questi che il talento di ognuno può brillare e crescere.

È con questo obiettivo, quindi, che l’istituzione – diretta dal 2006 da Luisa Vinci e presieduta dal 2020 da Giuseppe Vita – ha deciso di trasformare tutti i suoi numerosi percorsi di studio in corsi universitari, così da valorizzare e dare maggiore riconoscimento al lavoro e all’impegno dei propri studenti.

Questo rappresenta un nuovo passo importante per la celebre istituzione, che è stata trampolino di lancio per artisti di fama internazionale – come Carla Fracci, Luciana Savignano e Roberto Bolle – e che nel corso dei secoli, da quando Francesco Benedetto Ricci fondò nel 1813 l’Imperial Regia Accademia di Ballo, oggi riconosciuta fra le più prestigiose istituzioni a livello internazionale per la formazione coreutica; negli anni Cinquanta del ‘900, Arturo Toscanini , con la creazione della scuola dei Cadetti della Scala, volle dare continuità storica alla tradizione lirica italiana, sempre nell’ottica di favorire la crescita di giovani talenti, vera vocazione scaligera.

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Carla Fracci masterclass Giselle. ph. Brescia e Amisano

Negli anni Settanta Tito Varisco, all’epoca direttore degli allestimenti scenici, diede vita al corso per scenografi di teatro, con l’obiettivo di trasmettere, di generazione in generazione, l’eccellenza dell’abilità creativa e manuale degli artisti scaligeri.

L’Accademia apre così alla formazione di tutti quei mestieri pratici che concorrono alla realizzazione dello spettacolo: fotografi di scena, tecnici del suono, truccatori, parrucchieri, parruccai, figure specializzate in effetti speciali teatrali.

Fu la progressiva diversificazione delle proposte didattiche a portare, sotto la Sovrintendenza di Carlo Fontana nel 1991, alla nascita della Direzione Scuole, Formazione e Sviluppo, e dieci anni dopo alla creazione dell’Istituzione Autonoma, la Fondazione Accademia Teatro alla Scala.

Ne sono soci fondatori, oltre al Teatro alla Scala, la Regione Lombardia, il Comune di Milano, la Camera di Commercio di Milano, l’Università Commerciale Luigi Bocconi, il Politecnico di Milano, e la Fondazione Bracco. A questi si aggiunge un rilevante gruppo di sostenitori, associazioni, aziende e privati, oltre a Istituzioni come il Ministero per gli Affari Esteri che eroga borse di studio agli allievi.

L’Accademia, autonoma soltanto dal 2001, quando si è staccata dal teatro e trasferita nei locali di via Santa Marta, è considerata fra le istituzioni più autorevoli per la formazione di tutte le figure professionali che operano nello spettacolo dal vivo: artistiche, tecniche e manageriali.

La proposta didattica si articola in quattro dipartimenti (Musica, Danza, Palcoscenico-Laboratori, Management) per una trentina di corsi frequentati ogni anno da oltre 1.600 allievi.

In vista dei cambiamenti, pensa anche alla creazione di una vera e propria Cittadella dello Spettacolo, che possa comprendere un campus per ospitare gli studenti. Ancora non si sa niente precisamente riguardo alla futura sede, ma si pensa di sfruttare l’occasione anche per riqualificare qualche vecchio edificio industriale.

Nonostante il periodo storico pieno di incertezze, è positivo constatare come si guardi sempre avanti, in modo ottimistico, con speranza e fiducia nei giovani, nella loro passione, non smettendo mai di aiutarli nella loro crescita, fornendo loro i giusti strumenti perché diventino i nomi celebri del futuro.

  • Sede centrale dell’Accademia – Dipartimenti di Musica, Palcoscenico e Management
  • Segreteria Didattica via S. Marta, 18 – 20123 Milano  Telefono: 02/85451160 – 02/85451122
  • Apertura al pubblico da lunedì a venerdì dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 16:30 –  Gli uffici sono chiusi nei weekend
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Don Chisciotte, Giuseppe Conte e il corpo di ballo. ph. Brescia e Amisano
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Maestro d’arte, si diploma all’Istituto d’Arte Silvio D’Amico di Roma - è qualificato Restauratore di Beni Culturali e si occupa della conservazione di opere d’arte per mostre Nazionali e Internazionali. Cura costantemente progetti, consulenze, per la manutenzione e la conservazione e restauro di Beni Culturali, in Italia e all’estero, sia per Enti Pubblici che privati e collabora con alcune Università. Nel 2012 al Campidoglio, è stato insignito dell’onorificenza, “Premio Personalità Europea dell’Anno”, dal Centro Europeo Cultura Turismo e Spettacolo. Presenta Convegni e ha pubblicato diversi suoi lavori in volumi scientifici d’arte. Scrive e realizza video per i Social Network sui temi: arte, ambiente e umanità. Già Consulente di Governo per la Struttura di Missione degli Anniversari Nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nomina da conservatore-restauratore: del Centro Europeo Cultura Turismo e Spettacolo, Roma; del Comitato Scientifico del MUGA - Museo Garibaldino di Mentana e del MUCAM - Museo Civico Archeologico di Mentana e dell'Agro Nomentano.

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