Numero Cromatico, Eternal struggle of my desire.

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A SMALL GEM OF POETRY - Eternal struggle of my desire, mostra di Numero Cromatico, Roma, Crypta Balbi, 2022

Fino a domenica 11 dicembre, nella sede della Crypta Balbi del Museo Nazionale Romano, sarà possibile visitare la mostra del collettivo Numero Cromatico, Eternal struggle of my desire, a cura di Spazio Taverna.

L’area archeologica sotterranea della sede museale accoglie ora alcune opere relative alla serie Arazzi, realizzate a partire dal 2021 dall’eclettico gruppo, attivo da undici anni sulla scena artistica internazionale.

Il progetto ha visto la compartecipazione di I.L.Y., acronimo di I Love You, intelligenza artificiale che Numero Cromatico ha istruito per produrre poesie d’amore.

In linea quindi con la propria vocazione, tesa a favorire il dialogo tra arte e ricerca scientifica, il collettivo ha realizzato i manufatti in tessuto dove, su fondo camouflage, risaltano in filo bianco versi delicati, malinconici, passionali.

Molto curato l’allestimento: la sovrapposizione dei diversi livelli di calpestio e l’articolato intersecarsi cronologico delle strutture murarie, non hanno impedito un’appropriata collocazione degli arazzi; in un palinsesto tridimensionale di non facile lettura, la disposizione dei lavori ha inseguito e trovato un criterio volta per volta adeguato, senza cedere a tentazioni di tipo meramente estetico ed evitando soluzioni scontate.

In occasione dell’inaugurazione, Stéphane Verger, direttore del Museo Nazionale Romano, ha reso note le prossime trasformazioni del complesso: un imponente cantiere di restauro, accompagnato da una ridefinizione degli spazi che offrirà una lettura di più ampio respiro a una sede poco conosciuta del Museo Nazionale Romano.

Estendendo l’offerta al pubblico attraverso nuovi spazi espositivi che racconteranno la storia dell’intero isolato fino al XX secolo, con in più laboratori, residenze di studio e artistiche, la possibilità di attraversare gratuitamente parte dell’area, la Crypta Balbi, tra i rioni Campitelli e Sant’Angelo, ricchi di storia, si trasformerà in un polo multiculturale, aperto e inclusivo.

Sempre nella serata inaugurale, le funzionarie Antonella Ferraro e Clara Di Fazio, hanno illustrato sia la storia del complesso museale che le motivazioni che hanno spinto la direzione del Museo Nazionale Romano a preferire questa alle altre sedi del circuito museale (Palazzo Altemps, Palazzo Massimo e le Terme di Diocleziano).

Antonella Ferraro ha rammentato la presenza nell’area di un grande edificio, poi demolito: un Conservatorio (inteso come orfanotrofio) voluto da Sant’Ignazio di Loyola e destinato alle giovani fanciulle definite “miserabili e pericolanti” in quanto figlie delle numerosissime prostitute che nella Roma del Cinquecento costituivano un grande problema.

Queste ragazze apprendevano a leggere e a scrivere, a svolgere i lavori domestici, compresa la tessitura, era inoltre concesso loro di uscire in occasione della festa di Santa Caterina, nel corso della quale avevano l’unica possibilità di trovare degli uomini disposti a sposarle; a quelle tristemente “scartate”, non restava che farsi monache e consumare il resto della propria esistenza chiuse tra quelle mura.

Queste vicende lontane nel tempo, come suggerisce Antonella Ferraro, sono apparse subito in forte connessione con il progetto: il profondo sentimento al quale anelavano queste giovani donne, costrette viceversa a vivere un amore negato, può dirsi racchiuso nelle parole tessute sugli arazzi disseminati da Numero Cromatico nel sito archeologico.

Clara Di Fazio aggiunge inoltre, a questo proposito, che i fili di lana sembrano annodare le tracce del passato, ma parlano al presente utilizzando le parole del futuro; è stato proprio grazie a queste contaminazioni, alla capacità “visionaria” di Numero Cromatico, che si è ritenuta la Crypta Balbi -con le sue prime campagne di scavo autenticamente d’avanguardia negli anni ’80, che contribuirono a formare generazioni di archeologi- il luogo giusto per la mostra, proprio per la sua vocazione fortemente innovativa e la sua propensione a custodire la memoria in modalità fuori dall’ordinario.

E se, con i curatori Marco Bassan e Ludovico Pratesi, l’obiettivo di Spazio Taverna di risvegliare il Genius Loci può dirsi raggiunto, a noi visitatori e visitatrici resterà da scoprire l’efficacia dell’esperimento di neuroestetica annunciato da Dionigi Mattia Gagliardi, portavoce di Numero Cromatico: uno studio delle reazioni del pubblico attraverso dispositivi non invasivi che permettono di osservare l’attività cerebrale.

Rassicuriamoci: al centro della ricerca di questo gruppo di artisti c’è la relazione umana, che non è circoscritta alla comunità del collettivo stesso, ma prevede un’ulteriore estensione in termini numerici, in una modalità multidisciplinare che è tipica del nostro tempo, unita alla capacità ‘visionaria’ di cambiare il mondo o di intercettarne in prospettiva i futuri mutamenti.

Renderci partecipi del presente e dell’inedito: non è questo in fin dei conti ciò che chiediamo all’arte contemporanea?

Info mostra Eternal struggle of my desire Numero Cromatico

  • Roma, Museo Nazionale Romano – Crypta Balbi
  • 12 novembre – 11 dicembre 2022
  • Il Museo Nazionale Romano è aperto dal martedì alla domenica dalle 11.00 alle 18.00. Le biglietterie chiudono alle 17.00. L’ingresso al Museo Nazionale Romano Crypta Balbi è in via delle Botteghe Oscure 31, 00186 Roma. Per le modalità di visita e acquisto biglietti tutte le informazioni su: www.museonazionaleromano.beniculturali.it
  • In occasione della mostra i sotterranei sono visitabili dal martedì alla domenica con ingresso libero e contingentato. La prenotazione è obbligatoria per i gruppi (massimo 25 persone) e deve essere fatta almeno 48 ore prima della visita all’indirizzo mn-rm.eventi@cultura.gov.it.. I gruppi possono accedere nei seguenti orari 11.30; 12.30; 14.00; 15.00; 16.00; 17.00.
  • In occasione della prima domenica del mese i sotterranei saranno visitabili nei seguenti orari 11.30, 12.00, 12.30, 13.00, 14.00, 14.30, 15.00, 15.30, 16.00, 16.30, 17.00. La prenotazione è obbligatoria per singoli e gruppi (massimo 25 persone) e deve essere fatta almeno 48 ore prima della visita all’indirizzo mn-rm.eventi@cultura.gov.it.

 

 

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Maria Arcidiacono Archeologa e storica dell'arte, collabora con quotidiani e riviste. Attualmente si occupa, presso una casa editrice, di un progetto editoriale riguardante il patrimonio del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno.

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