A proposito dei Ricardo. Una settimana sul set della più famosa sitcom Lucy ed io.

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Nicole Kidman e Javier Bardem: A proposito dei Ricardo. Una settimana sul set della più famosa sitcom Lucy ed io.

A proposito dei Ricardo (Being the Ricardos) è un film molto istruttivo sul mondo produttivo delle Teleplay Series (Serie Televisive) di cui le Sitcom (Situation Comedy) fanno parte. Nel film, diretto con una conoscenza ed intelligenza non comuni da Aaron Sorkin, drammaturgo, sceneggiatore, regista, produttore, nonché creatore di due importanti serie come Sports Night e West Wing (Tutti gli uomini del Presidente), si svela il dietro le quinte di una settimana di preparazione, lavorazione e messa in onda davanti al pubblico dell’episodio 214 della seconda stagione di Lucy ed io (I love Lucy) di ineguagliabile successo (60 milioni di telespettatori, quando oggi 10 milioni sono tanti) che è rimasta oggetto di culto nell’immaginario collettivo televisivo.

La sitcom, tratta quindi da una storia realmente accaduta – pur se qui romanzata -, con gli attori nella parte di marito e moglie nella vita e in scena, Lucille Ball e Desi Arnaz è andata in onda dal 1951 al 1957, con un seguito The Lucy-Desi Comedy Hour fino al 1960, anno del loro divorzio.

I due si erano sposati nel 1940 e durante un matrimonio burrascoso ma felice (erano persone molto indipendenti, intraprendenti e creative, ma “cercavano di strapparsi la testa a vicenda non solo i vestiti”) avevano avuto due figli (Lucie e Desi jr. Arnaz), uno studio televisivo (Desilu) e producevano da sé, con maestranze ed attori professionisti, i loro programmi.

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Nicole Kidman e Javier Bardem: A proposito dei Ricardo.

La storia di questi due personaggi dello spettacolo ha inizio su due set cinematografici in cui entrambi, attori di secondo piano come tanti, ballano e cantano nei musical degli anni ’40. Lei è una provinciale che intraprende la carriera a New York e non apprezzata si sposta ad Hollywood, dove dopo una lunga gavetta, finisce in una brillante trasmissione radio, Il mio marito favorito (My favorite husband) piena di verve e battute, seguita da un pubblico affezionato.

Due importanti produttori della CBS la notano per la sua spigliatezza ed espressività non comuni e le propongono un programma simile sulla loro rete televisiva (1950). Lucille, sposata con Desi Arnaz , cubano naturalizzato, suonatore , cantante e rubacuori di una orchestra latina (tonga, mambo, rumba), per rafforzare il suo rapporto con il marito, in un matrimonio in crisi, chiede di recitare insieme a lui, nel ruolo di una coppia di svitati che fanno molto ridere. La serie diventa un classico modello per tutte le future sitcom (termine coniato appunto nel 1951 in occasione della sua messa in onda).

In America, con la nascita della televisione (1946) era iniziata la produzione di Serie TV, che raggiunse il culmine alla fine degli anni ’50, trasmesse in diretta in prima serata, prima che iniziasse la loro registrazione su nastro magnetico.

Le serie televisive erano opere composte da episodi o brani narrativi con trame prevalentemente chiuse, personaggi solitamente fissi e set ricorrenti. Per quanto riguarda i generi una generica suddivisione distingue le commedie (stile TV), in particolare le situation comedy, con episodi autoconclusivi della durata di circa 30 minuti, che si svolgono in luoghi comuni (lavoro, scuola o casa) caratterizzati dalla comicità e velocità dei dialoghi, dalle serie drammatiche che derivano dallo stile cinematografico (poliziesco, thriller, western, fantascienza, ecc.).

Aaron Sorkin (già premio Oscar per la sceneggiatura del film The social Network 2010) ha raccontato la preparazione della puntata settimanale più difficile di Lucy ed io, che avrebbe potuto essere anche l’ultima, perché in pieno periodo maccartista, l’interprete Lucille Ball, anche se riconosciuta innocente dalla stessa commissione sulle attività antiamericane, era additata dalle radio e dai giornali come una comunista. Un altro motivo di tensione in questo delicato momento era come rivelare al puritano pubblico americano che la Ball era incinta, con un matrimonio in piena crisi per le infedeltà del marito, rinomato dongiovanni nel mondo dello Showbusiness, rivelati, su articoli dettagliati, dalla scandalistica rivista Confidential.

Il regista ha cadenzato questa settimana difficile componendo la sua sceneggiatura come se l’episodio della più famosa sitcom dovesse essere realmente realizzato (la sitcom sulla sitcom). Iniziando con La lettura del copione il lunedì, Le prove di posizionamento il martedì, I movimenti della telecamera il mercoledì, Le prove generali il giovedì e La sera dello show il venerdì, dove si sciolgono tutti i problemi con un grande successo. Successo che per l’uso appropriato di drammaturgia da spettacolo teatrale potrebbe arrivare rivisitato a Broadway, dove potrebbe con fortuna essere rappresentato.

All’interno di queste giornate di lavoro prettamente televisive il film usa molti flashback per narrare la storia pregressa dei due interpreti della sitcom, descrivendo allo stesso tempo dettagliatamente il via vai dei grandi produttori (CBS e Philip Morris) e dei loro avvocati, le discussioni del produttore esecutivo, Jeff Oppenheimer, anche capo sceneggiatore, con Desi Arnaz e Lucille Ball, che con indubbie capacità, riescono a rendere più aderenti ai loro personaggi i copioni preparati dagli sceneggiatori Madelyn Pugh e Bob Carroll jr., a pilotare lo stonato regista della settimana, Donald Glass, a modificare il sistema di ripresa con tre telecamere e a far partecipare più attivamente il pubblico presente. Poi ci sono i rapporti con gli altri due interpreti, un’altra coppia di vicini di casa Ethel e Fred Mertz. Fondamentali i duetti tra i due protagonisti, che si amano, si aiutano reciprocamente, si cercano e si rifiutano, ma sono due caratteri e due filosofie di vita completamente differenti.

Nicole Kidman nella parte della cinematicamente dotata Lucille Ball, grande maestra dei tempi comici (Golden Globe 2022 come migliore attrice protagonista), Javier Bardem nel focoso caraibico Desi Arnaz, J.K. Simmons, l’uomo comune Fred Mertz con problemi di alcoolismo e Nina Aranda (Ethel Mertz) nella parte di una ambiziosa depressa donna di casa, sono riusciti a reinterpretare i quattro attori della sitcom, che pur con i loro problemi di vita reale, erano riusciti ad interpretare i protagonisti di fantasia di Lucy ed io.

Significative le interpretazioni dello stravolto produttore esecutivo Jeff Oppenheimer (Tony Hale), dei due sceneggiatori Madelyn Pugh (Alia Shawkat) e Bob Carroll jr. (Jake Lacy) e del regista settimanale Donald Glass (Christopher Denhen).

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Pino Moroni ha studiato e vissuto a Roma dove ha partecipato ai fermenti culturali del secolo scorso. Laureato in Giurisprudenza e giornalista pubblicista dal 1976, negli anni ’70/80 è stato collaboratore dei giornali: “Il Messaggero”, “Il Corriere dello Sport”, “Momento Sera”, “Tuscia”, “Corriere di Viterbo”. Ha vissuto e lavorato negli Stati Uniti. Dal 1990 è stato collaboratore di varie Agenzie Stampa, tra cui “Dire”, “Vespina Edizioni”,e “Mediapress2001”. E’ collaboratore dei siti Web: “Cinebazar”, “Forumcinema” e“Centro Sperimentale di Cinematografia”.

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