Letteratura Inaspettata #34. Brigantesse. Storie d’amore e di fucile. Storie e musica per quarantacinque vite immaginarie (o quasi)

immagine per andrea del montePer ogni parola, per ogni scrittura, per ogni immaginario sulle brigantesse, corrisponde una parola, una scrittura, un immaginario contrario.
Anche loro, o forse loro per prime, sono vittime lucenti degli stereotipi sul femminile. E di quelli sul brigantaggio: un fenomeno tanto reale, quanto possibile da rendere nelle sue sfaccettature solo con la letteratura e poesia. O con la musica.
Brigantesse. Storie d’amore e di fucile è un discolibro del cantautore Andrea Del Monte, edito da Ponte Sisto e curato da Antonio Veneziani e Gabriele Galloni che sono riusciti, con maestria, a creare una nuova narrazione del brigantaggio post-unitario passando attraverso una visione sfaccettata delle donne che parteciparono a quella lunga stagione di orrori, rabbia, morte e tentativo spasmodico di riscattarsi dalla miseria, dall’abbrutimento, dall’arcaicità dei sentimenti.

Di quel pezzo di storia, vergogna di un Paese che voleva diventare Nazione (e che forse non ci è mai riuscito), si sa solo quello che è stato scritto dai vincitori negli atti dei processi. Le fotografie sono quasi tutte costruite e non c’è nessun altro ricordo: solo le leggende dei paesi del sud, dei boschi, delle montagne, delle sorgenti e della Terra di Lavoro.

Quelle dei briganti e delle brigantesse furono azioni politiche? Forse. Tentativi di riscatto? Anche. Ma la realtà, così come è stata indagata da chi ha voluto studiarla, è quella della povertà, della schiavitù, dell’oppressione, della vita che non è vita e dalla quale bisogna, in qualsiasi modo, fuggire.

Oppure ci sono le invenzioni degli scrittori e questo libro ne contiene tantissime.

Oltre quaranta punti di vista raccontano di quarantaquattro vite immaginarie (o quasi) di quelle donne che sostennero o si unirono al brigantaggio più una “brigantessa” contemporanea, manipolatrice del web.  Sono opera di scrittori, giornalisti, musicisti e poeti.

Una pagina di fumetto dal titolo appassionante di Amor Brigante di Giuseppe Pollicelli ed Emiliano Conti spicca fra i racconti (ma perché, poi, aggiungere solo una tavola? Promette meraviglie!).

Le immagini storiche di archivio e otto interviste, anch’esse variegate, a personaggi come Sabrina Ferilli, Giancarlo De Cataldo, Giordano Bruno Guerri, Eugenio Bennato, Raffaele Nigro, Maria Rosa Cutrufelli, Anna Maria Paola Toti e Valentino Romano offrono visioni discordanti ma capaci di creare un mosaico di verità.

E infine, ma davvero la spina dorsale di tutto il progetto, tredici poesie mutate in canzoni dall’incredibile sensibilità di Andrea Del Monte.

Le hanno scritte autori importanti come Renzo Paris, Elisabetta Bucciarelli, Susanna Schimperna, Ignazio Gori, Helena Velena, Antonella Rizzo, Ilaria Palomba, Geraldina Colotti e ancora Gabriele Galloni, Andrea Di Consoli, Mariavittoria Picone, Lidia Riviello, Claudio Marrucci e Antonio Veneziani. Ognuno con la sua fantasia personale e innamorata del fenomeno. Ognuno con la sua risposta alle urgenze più profonde trasferita in una storia di brigantesse.

Del Monte riesce a mutare tutto questo materiale intimo e passionale in un’opera forte e contemporanea. La sua chitarra, le melodie, la capacità di scandire ritmicamente anche i versi più sperimentali e refrattari, il suo tono crudo che riecheggia la migliore musica country, ma si palesa con una personalità attuale, flirta con tutto questo parlare di amore e libertà e lo traduce, forse per la prima volta, in un racconto evidente e concreto.

Il brigantaggio è stato uno dei primi passi verso il cambiamento della società contadina di un’Italia in divenire. La chitarra e la voce di Andrea Del Monte, accompagnate dagli strumenti di Nick Valente, Guido Guglielminetti, Chiara Di Benedetto, Andrea Montecalvo, John Jackson, Roberto Cardinali e Alessandro Camerinelli, priva l’evento delle esuberanze romantiche che lo circondano, facendone una storia di compassione e resistenza.

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Giornalista culturale e autrice di testi ed adattamenti, si dedica da sempre alla ricerca di scritture, viaggi, tradizioni e memorie. Per dieci anni direttore responsabile del mensile "Carcere e Comunità" e co-fondatrice di "SOS Razzismo Italia", nel 1990 fonda l’Associazione Teatrale "The Way to the Indies Argillateatri". Collabora con diverse testate e si occupa di progetti non profit, educativi, teatrali, editoriali, letterari, giornalistici e web.

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