Percorsi poetici e di vita caratterizzano la silloge di Rita Caramma Ti parlerò d’amor – Autoantologia 1999-2015. Sono 26 poesie che indagano la vita, catturano ricordi, rimpiangono sguardi, carezze o bellezza.
Sono strade rudi, a volte romantiche, altre sensuali, filiali, sonore, luminose. Le parole per accompagnano, ma a volte sembrano “grattare via” qualcosa di molesto.
C’è anche molto sud in questa voce di donna che racconta di amore. Ci sono i lampi di colore, le inquadrature fulminee, gli stacchi di cielo e di mare, i movimenti interiori ed esteriori e le drammaturgie dominanti, che incorniciano la limpidezza dei suoi versi in sipari di pensieri più scuri.
Parla d’amore Rita Caramma e i suoi versi si impastano con quelli delle canzoni che hanno segnato il suo andare ed ognuna di queste è come se prendesse nuova vita dal confronto con la conoscenza d’amore dell’autrice.
Perchè la poesia va oltre i titoli. Ti parlerò d’amor... Si parla d’amore sì, ma di quanti amori? Ce ne sono molti e fra questi quello per la vita mi è il più presente, il più urgente. Quello che ci fa rispecchiare e risplendere fra le righe di queste poesie.
Giornalista culturale e autrice di testi ed adattamenti, si dedica da sempre alla ricerca di scritture, viaggi, tradizioni e memorie. Per dieci anni direttore responsabile del mensile "Carcere e Comunità" e co-fondatrice di "SOS Razzismo Italia", nel 1990 fonda l’Associazione Teatrale "The Way to the Indies Argillateatri". Collabora con diverse testate e si occupa di progetti non profit, educativi, teatrali, editoriali, letterari, giornalistici e web.
