Ennesima censura Facebook. Automatismo e algoritmi contro il Bacio di Rodin

Il bacio, Rodin
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Il bacio di Rodin

Non è la prima volta e purtroppo non sarà l’ultima che un algoritmo, e controllori un po’ troppo zelanti e ignoranti, abbiano la meglio sul buon senso e sull’Arte.

Così, ecco che la censura – automatica, o quasi – torna a colpire indiscriminatamente.

Si è quindi abbattuta su un’immagine pubblicata sul Social tra i più popolari, Facebook, e raffigurante la magnifica scultura Bacio di Auguste Rodin, il maggiore scultore a cavallo tra i secoli XIX e XX, uno dei massimi esponenti di tutti i tempi di questa disciplina, e cantore di un Liberty arioso, sensuale, passionale, talvolta ruvido.

L’immaginie incriminata è stata postata stamattina (31 – 10 – 2017) nella pagina Facebook dallo staff di Linea d’ombra (www.facebook.com/lineadombrarte), società che organizza grandi mostre tra le quali, appunto, una rassegna destinata alle sculture e alle opere su carta di Auguste Rodin di prossima apertura a Treviso.

Le motivazioni della rimozione forzata dell’immagine da parte di Fb sono sempre le stesse: una visione che esibisce “eccessivamente il corpo o presenta contenuti allusivi””.

Sempre Facebook, nella nota inviata, offre una soluzione, addirittura consigliando “”di utilizzare contenuti che si concentrano sul tuo prodotto o servizio, evitando allusioni di natura sessuale””.  Insomma: un accenno di seno scolpito in un capolavoro di tutti i tempi trattato come bassa pornografia, o peggio…

A Rodin, per la cura di Marco Goldin e con la collaborazione del Musée Rodin di Parigi, nel Museo civico di Santa Caterina a Treviso sarà dedicata un’ampia mostra che dal 24 febbraio 2018 porterà in Italia tra le altre una cinquantina di sculture famose. E proprio il Bacio, che rievoca il celebre episodio di Paolo e Francesca nel Canto V dell’’Inferno di Dante, è stato eletto a immagine simbolo della mostra.

Marco Goldin esplode:

“In una Rete invasa da, quelli sì, contenuti di orribile pornografia, vogliamo davvero equiparare i nudi rinascimentali o in questo caso il Bacio di Rodin, a immagini che invece circolano liberamente? E’ certamente il caso di riflettere sul fatto che l’’arte, nei suoi esiti alti, proponga il canone della bellezza universale che nulla ha a che fare con la contingenza dell’’allusione di natura sessuale””

Da Linea d’ombra fanno sapere che, ovviamente, il Bacio di Rodin continuerà a essere l’’immagine-simbolo dell’esposizione.

Il dibattito resta aperto sul senso di questa presa di posizione facebookiana circa il valore di un’immagine che è somma nell’intera storia dell’’arte, tra l’’altro con un legame forte con la cultura italiana dei secoli passati.

Certo resta il risibile meccanismo di tutela contro l’osceno di cui si sono dotati quelli di Facebook e la pubblicità indotta e gratuita portata da questa paradossale vicenda – o questo rigido, cieco automatismo –  a una mostra che si preannuncia, ad ogni modo, di ampio gradimento popolare e mediale, adatto al grande pubblico come tutto ciò che cura Marco Goldin. Lui, tutto sommato, per questo gongolerà…

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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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