La morte di Luis Sepùlveda e l’omaggio della Street Art in tempo di Covid-19

Lo scrittore, intellettuale, poeta, giornalista, sceneggiatore, regista e attivista cileno naturalizzato francese Luis Sepùlveda (Ovalle, 4 ottobre 1949 – Oviedo, 16 aprile 2020) se ne è andato, maledetto Covid-19.

Capace di parlare a tutti della vita e della sua complessità in modo amorevole, per farsi comprendere da ognuno, continuerà a farlo attraverso i suoi libri perché quelli, quel che si è seminato, ciò che un artista e un autore hanno prodotto, quelli, non moriranno mai.

Da fine febbraio stava lottando a causa di complicazioni Covid-19 è morto il 16 aprile a 70 anni di età. Il mondo della cultura, i suoi tanti lettori, amici, colleghi lo piangono e lo ha fatto a suo modo anche la Street Artist romana Laika,“Autrice/Attacchina”, come si definisce sul suo profilo Instagram, famosa anche per una serie di manifesti su muro a Piazza Testaccio  raffiguranti Daniele de Rossi, ma soprattutto per il murale contro il razzismo originatosi purtroppo dal Coronavirus e dall’insensatezza di certi umani.

immagine per Luis Sepùlveda
Lanka per Luis Sepùlveda

L’artista ha ora voluto lasciare un suo tributo visivo in memoria proprio dello scrittore con “No paramos de llorar” (“Non smettiamo di piangere”) titolo della sua opera che ha ritratto in modo efficace due personaggi iconici della produzione letteraria dello scrittore cileno, ovvero un gabbiano in volo e un gatto. Entrambi sono in lacrime, e il gatto, che indossa una mascherina, si ripara dalla pioggia di lacrime del gabbiano.

Così ha chiarito Laika:

Sono sempre stata una grande lettrice di Sepúlveda e la notizia della sua morte mi ha particolarmente toccata.  Ho scelto di salutarlo attraverso Fortunata e Zorba, de La gabbianella e il gatto, perché è il primo suo libro che ho letto e forse anche quello più conosciuto, con cui Sepúlveda è riuscito a parlare a tutti, a un pubblico fatto di adulti e giovanissimi“.

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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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