Arte compressa #45-PLAN progettamo luoghi, costruisce comunità a partire dalla Scuola. A Torpigna

progettiamo luoghi
PLAN_photo e courtesy Francesco Struffi

Un bando del MiBACT, una scuola elementare, un gruppo di progettiste dal nome che è tutto un programma (Melting Pro): così nasce PLAN, un’iniziativa che con il suo sottotitolo rivela il suo proposito: progettiamo luoghi, costruiamo comunità.

Nel 2016 il MiBACT avava lanciato il bando Scuola, spazio aperto alla cultura e PLAN si era posizione tra i vincitori con un progetto che muove dalla riqualificazione della scuola elementare Pisacane, nel multietnico quartiere di Torpignattara a Roma.

Torpigna, come lo chiamano i romani, è ancora considerato una periferia della città: certamente  necessita di maggiore attenzione istituzionale – non ne gioverebbe ogni Municipio?? -, di riqualificazione, di investimenti solidali e di una progettualità di integrazione, ma ormai è  assai meno laterale all’interno di una Capitale sempre più ampia, problematica e variegata.

PLAN si è sviluppato processualmente con laboratori per i ragazzi volti a riflettere e relazionarsi in maniera più articolata con il quartiere e va dai laboratori di architettura con la Farm Cultural Park di Favara a quelli di storytelling territoriale da cui sono nati due itinerari turistico-culturali nella Torpignattara dei bambini.

Sono loro, infatti, a guidare le visite il 15 dicembre, giornata conclusiva del progetto e occasione per la presentazione delle opere che ne sono nate: due murales fatti con gli Street Artist Make e Sibonama.

Il primo ha realizzato una parete “a righe, bellissima” nella nuova aula laboratorio su disegno in collaborazione coi bambini; l’altro una istallazione sulla facciata della scuola in cui i protagonisti sono proprio i bambini “che guardano il mondo e dal mondo devono essere guardati”: custodi accoglienti della scuola del quartiere che deve e dovrà essere anch’essa accogliente per loro, per i loro genitori e una presenza virtuosa per tutti.

Sono simili iniziative, che poggiano sull’arte, la cultura, la partecipazione, un certo attivismo propositivo e una visione aperta sulla realtà, a dare corpo e anima a quella che viene ormai comunemente definita rigenerazione; ma questa è poco duratura se non è condivisa e se non coinvolge prima di tutto le scuole. Prendiamo esempio.

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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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