Ro Marcenaro. La leggerezza e l’ironia nell’illustrazione italiana

immaginerei Ro Marcenaro
Ro Marcenaro

Ro Marcenaro, illustratore, scrittore e regista originario di Genova, era un grande, simpatico e talentuoso maestro del Cartone animato, anche pubblicitario; autore storico, ha rinnovato il genere con le sue composizioni colorate, con un suo segno rotondo e uno stile semplificato, d’immediatezza comunicativa, giocoso, quasi ingenuo ma che ingenuo non era.

Dai “Caroselli” — straordinario quello del Fernet Branca fatto con i pupazzi in plastilina animati (con la giapponese Fusako Yusaki)– ai video della trasmissione Tv Zecchino d’oro (“Il valzer del moscerino”, tenero e incisivo, è il più conosciuto) fino a quelli di cantautori come Gino Paoli (per l’album Matto come un gatto e, tra questi, il famosissimo Quattro amici al bar), ha illustrato libri importanti (tra cui il “Candido” di Voltaire) ed edizioni varie, realizzato manifesti, francobolli, disegni, diretto televisioni private, collaborato con testate quali “Epoca”, “Panorama”, “Repubblica”, “La Gazzetta dello Sport”, reso a fumetti il Manifesto Comunisa (1976) e la nostra Costituzione.

Celebrato nel 1993 dal Premio di satira politica di Forte dei Marmi per suo volume Dov’è finito Bettino, non era mai stanco di lavorare e iniziare nuovi progetti, anche assai originali; aveva persino fondato una fattoria multimediale dal 1980 che, a Stiolo di San Martino in Rio, nel Reggiano, dove vieva da tempo, gestiva con i figli.

Se ne è andato a 83 anni per complicanze dovute a quel Covid che sta funestando il mondo e nel nostro paese ci ha portate via tante tante menti creative e intellettuali riferimento di più generazioni.

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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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