Autobiografia in graphic novel che racconta la  Sindrome di Asperger. La differenza invisibile della francese Julie Dachez

immagine per La differenza Invisibile, Sindrome di Asperger

Che cosa è, esattamente, la Sindrome di Asperger? La domanda torna di urgente risposta in questi giorni più del solito, dati i recenti infelici interventi della politica – e che hanno suscitato ovvie polemiche – che ha dimostrato quanto poco  ancora sappiamo su questa questione. Già: perché difficoltà di diagnosi e fatiche non indifferenti per adattarsi in una società sorda ai problemi di uomini e donne con tale Sindrome li rende sempre più invisibili. Così non deve essere…

Comprendere cosa sia la Sindrome di Asperger non è troppo difficile, e c’è chi ha scelto di rompere il silenzio e di raccontarlo e raccontarsi con uno strumento davvero semplice: il fumetto. Come Julie Dachez, giovane autrice francese, che ha scoperto di essere Asperger ha 27 anni e da quel giorno ha iniziato una battaglia illustrata per sensibilizzare la collettività all’argomento attraverso la sua graphic novel La differenza invisibile.

Dunque, cos’è la sindrome di Asperger? È una forma di autismo lieve, senza ritardo nel linguaggio né deficit intellettuale. Nella narrazione disegnata, la protagonista Marguerite, impiegata in una importante multinazionale, tenta inutilmente di condurre una vita normale: ha un fidanzato e degli amici ma preferisce non uscire o passare i pomeriggi da sola nel parco. Arriverà per lei il momento di affrontare i suoi problemi e scoprirà di non essere “fuori di testa”, come spesso viene definita. Comprenderà di avere semplicemente un modo differente di approcciarsi con il mondo. Per lei inizierà finalmente una nuova vita.

Forse non tutti sanno che c’è una ulteriore complicazione relativa a questa sindrome, ovvero la difficoltà ad accertarla,  soprattutto nelle donne. Ciò perché spesso si tende a non leggere correttamente i primi sintomi, minimizzandoli; ma anche per una abitudine delle famiglie di chi ne soffere a non capire o a nascondere il problema…

La diagnosi non è facile, quindi: perché spesso i professionisti della sanità si concentrano solo su alcune problematiche che si manifestano in un soggetto Asperger (come disturbo d’ansia, dell’apprendimento, del sonno o depressione); non comprendono, alle volte, che questi dettagli possono essere indizi per riconoscere questa Sindrome. Non a caso, nel suo autobiografico e coraggioso La Differenza Invisibile  l’autrice racconta, fortemente per immagini, sua scoperta del mondo Asperger e il cambiamento radicale della sua vita solamente dopo aver avuto la corretta diagnosi. La sua quotidianità è migliorata e ha iniziato, prima con un blog e poi con il suo libro, a spingere le donne a non nascondersi e ad accettarsi.

Scrive la stessa Julie Dachez:

“È il momento di dire basta! La vostra differenza non è un problema ma la soluzione, perché siete un antidoto alla nostra società, malata di normalità”.

 

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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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