Arte compressa #47- Mandala. Rinascita ogni giorno. Clara Garesio al Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina a Napoli

immagine per Mandala, installazione in ceramica, di Clara Geresio
Mandala, installazione in ceramica, di Clara Geresio
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Mandala, installazione in ceramica, di Clara Geresio

Ognuno ha un suo luogo del cuore e quando esso è un Museo e ad averlo dentro è un’artista di lungo percorso di vita e creativo, questo fatto non può che generare qualcosa di bello e prezioso. Originale, in questo caso: così, in occasione del suo 80esimo compleanno, Clara Garesio vedrà la sua opera del 2012 e titolata Rebirth Mandala (sottotitolo meraviglioso: noi non diventiamo vecchi, ma più nuovi ogni giorno, da Emily Dickinson) riproposta ed esposta per un intero anno nel bel Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina nella Villa Floridiana di Napoli, che ha già allestito l’antologica del 2016-2017 Fiorire è il fine (a cura di Franco Bertoni, con il coordinamento tecnico scientifico di Luisa Ambrosio e Claudia Borrelli).

Da venerdì 12 gennaio alle ore 16,30 in questo posto forse ancora popolarmente poco conosciuto di Napoli, si ricostiturà una poderosa, colorata installazione costituita da 153 formelle ceramiche ad altorilievo di forma modulare, modellate a mano, dipinte con smalti policromi e composte in un disegno unitario del diametro di 160cm.

L’opera costituisce l’ultimo e più articolato esemplare di una serie di quattro mandala ceramici, uno dei quali acquisito al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza e due ad una collezione privata a Dublino.

Clara Garesio, torinese, dopo la frequentazione della Civica Scuola d’Arte Ceramica di Torino prosegue gli studi a Faenza diplomandosi presso l’I.S.A. della Ceramica G. Ballardini, insegnando da allora arte e tenendo corsi speciali di ceramica e vincendo numerosi Premi (tra cui: nel 2005 il 1o Premio Internazionale Terra di Piemonte, sez. Arte Ceramica; nel 2006 il Premio alla Carriera del Museo Artistico Industriale Manuel Cargaleiro di Vietri sul Mare, SA).

Ha sempre condotto una personale ricerca artistica nel campo della ceramica, producendo pregevoli pezzi per collezioni private e pubbliche, tra l’altro, Palazzo dell’ONU di Ginevra, sede SEAE dell’UE a Bruxelles, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza (RA), MIAAO di Torino, Museo della Ceramica di Vietri sul Mare (SA), Museu da Marioneta di Lisbona (Portogallo), Museo della Ceramica di Castellamonte (TO), Museo d’Arte Ceramica di Ascoli Piceno, Raccolta Internazionale d’Arte Ceramica Contemporanea di Castelli (TE), Museo della Ceramica di Grottaglie (TA), MISA di Faenza (RA), Museo Manuel Cargaleiro di Castelo Branco (Portogallo), Museo Città Creativa di Ogliara Salerno, MARCON di Cerreto Sannita (BN).

Il mandala, come forma spirituale e simbolica, oltre che esteticamente efficace, che ha nel tempo affascinato e coinvolto tanti autori, non sempre praticanti, altre volte sì – come Renato Mambor, ad esempio – e di cui ricordiamo una versione meravigliosa al MAXXI resa da Bruna Esposito con tante specie di legumi e cereali, con un richiamo anche sociale (nel 2000 in occasione della prima edizione del Premio per la giovane arte italiana, oggi Premio MAXXI; poi rimodulata nel 2017), è stato ed è dipinto, graffitato, scolpito, allestito da molti nomi emergenti e più conosciuti ed è quindi molto presente nella produzione degli artisti.

Questa è la volta della Geresio e, come ci dicono dall’organizzazione di questo poderoso, simbolico progetto:

“Nel nostro vivere quotidiano, sottoposto a continue ansie e stress, dedicare un progetto di lavoro alla realizzazione di un grande mandala offre un contrappunto di serenità ed equilibrio. Il pensiero e l’energia creativa trasferiti nell’opera dall’artista, in comunione con l’atmosfera amena della sede museale, saranno l’occasione per costruire una dimensione di benessere e di calma interiore: primo passo per un processo più ampio e generale di pace, armonia e bellezza nel mondo”.

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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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