Buone notizie dalla natura #1. Le cicogne nere esistono e prolificano al Parco Natura Viva di Bussolengo

Iniziamo da questo breve articolo un nuovo osservatorio sulla Natura, raccontando buone notizie; ad esempio, del parco faunistico Natura Viva a Bussolengo, in provincia di Verona, non lontano dal lago di Garda. Vi si trovano molte specie a rischio che il parco cura per poi reinserire in libertà.

Qui è avvenuta una nuova nascita, anzi: tre. Un ramo sporgente ha impedito di immortalare il momento della schiusa di tre uova di piccoli di cicogna nera (Ciconia nigra), costantemente monitorati dalle telecamere di sorveglianza del Parco: ma oggi, a poco più di una settimana di vita sana, possiamo vedere che succede.

immagine per Le cicogne nere esistono e prolificano al Parco Natura Viva di Bussolengo

Stanno bene, e il loro nido non viene mai lasciato incustodito da mamma e papà e lascia ben sperare su un segnale di aumento di tale meraviglioso uccello. Infatti, il fiero animale alato, che pare uscito da un quadro di Alberto Savinio, ma i cui pulcini non potrebbero essere calati nelle atmosfere inquietanti e misteriche del grande surrealista, perché più adatti a diventare soggetti di animazioni per bambini o filastrocche, è specie europea che in Italia è classificata come “vulnerabile” di estinzione dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura: per questo allo studio dei ricercatori c’è già un progetto di ripopolamento nell’Europa orientale.

Dalle morbide piume bianche, i tre cicognini lasceranno il posto alle prime penne nel giro di qualche mese, per poi diventare neri su tutto il corpo tranne che sul ventre: intorno all’anno di età, indosseranno un bel frac che li accompagnerà per tutta la vita.

Spiega Camillo Sandri, veterinario e curatore zoologico del Parco Natura Viva:

“Sono state quattro le uova deposte ma ce l’hanno fatta solo in tre. I pulcini sono nati a due giorni di distanza l’uno dall’altro e ancora si individuano a occhio nudo il più piccolino, il mezzano e il maggiore. Tra poche settimane si equivarranno, anche perché i genitori sono molto attenti ad assicurarsi che non sia solo il più intraprendente a mangiare”. In tutti i periodi dell’anno le cicogne nere dedicano la maggior parte delle ore di luce alla raccolta di cibo, a maggior ragione quando sul nido hanno dei piccoli da sfamare: “Mangiano moltissimo pesce e piccoli vertebrati – prosegue Sandri – e nelle prime settimane di vita hanno bisogno di un pasto in media ogni ora, che i genitori offrono loro. Poi pian piano imparano ad usare becco e zampe per strappare i pezzetti più grandi. Fin quando non saranno pronti all’involo, fase molto delicata della loro crescita”.

Dopo una lunga assenza, la cicogna nera è tornata a nidificare in Italia solo nel 1994 in Piemonte e da quel momento, grazie ai progetti di reintroduzione in natura, si è registrato un timido aumento. Rimangono però le minacce che possono esserle fatali: i grandi alberi sui quali nidifica e le zone umide che ama per cacciare si stanno rapidamente riducendo, a vantaggio di un’antropizzazione degli ecosistemi che, al contrario della “cugina” bianca, questa specie non gradisce affatto.

VIDEO dei piccoli sul nido e intervista al veterinario Camillo Sandri 

Info

  • Parco Natura Viva di Bussolengo
  • Località Quercia, 37012 Bussolengo VRContatto: Telefono: 045 717 0113
  • Elena Livia Pennacchioni Ufficio stampa T 3883216084
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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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