Arte compressa #17 – Caravaggio. Tecnica e stile. Un progetto di ricerca

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Michelangelo Merisi da Caravaggio è indiscutibilmente un artista rivoluzionario, pittore poderoso per linguaggio artistico nuovo per i suoi tempi e ancora oggi attualissimo. Discusso ma anche molto amato dai suoi contemporanei, ha, anche nelle epoche successive, suscitato interesse e ammirazione in committenti, collezionisti, letterati o più semplici fruitori e amanti dell’arte. La sua storia, ammantata di mistero e dominata dalla nomea di maledetto del suo protagonista, è strumentale all’innalzamento di Caravaggio a mito in cui la sregolatezza è davvero poca cosa rispetto alla sua grandezza pittorica e al suo pionierismo: per esempio, nel suo incisivo, suggestivo rapporto con la luce che da reale, fotografica, si tramuta subito il luce sublime, spirituale… Credibile, però, e non casualmente: pensiamo che egli fece aprire parte del soffitto del suo appartamento di Via della Scrofa per fare entrare meglio il sole e quella luminosità naturale che ritroviamo, modellata da par suo, nella Madonna dei pellegrini o di Loreto (c.a. 1604-1606 , oggi nella Cappella Cavalletti della basilica di Sant’Agostino a Roma) o nella Morte della Vergine (c.a. 1605 -1606, oggi al Musée du Louvre di Parigi), entrambe con una modella… scandalosa. Così umana eppure pia e gloriosa da commuovere, specialmente quando riconosciamo, in questa scelta coraggiosa e radicale, l’altrettanto radicale e virtuosa lezione del Cardinal Federico Borromeo.

Di Caravaggio si scopre sempre qualcosa di nuovo e libri, convegni, giornate di studio sembrano non bastare mai a rivelare, di questa personalità forte, dell’uomo complesso e appassionato e artista straordinario, completamente tutto. Pertanto si salutano con piacere nuove edizioni, anche con carattere divulgativo, di cui c’è sempre e ancora, ancora, ancora e ancora una grande necessità (Costantino D’OrazioCaravaggio segreto. I misteri nascosti nei suoi capolavori, 2013, Sperling & Kupfer ) e altre iniziative come quella che si terrà giovedì 29 settembre 2016, ore 11.00, nel Salone del Ministro, Via del Collegio Romano 27 a Roma: Caravaggio. Tecnica e stile – a cura di Rossella Vodret, Giorgio Leone, Marco Cardinali, Beatrice De Ruggieri, Giulia Silvia Ghia. Il progetto di ricerca – che di questo si tratta , promosso e finanziato a partire dal 2009 dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del quarto centenario della morte di Caravaggio e dalla Soprintendenza speciale per il Polo museale di Roma con il supporto dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, è ambizioso. Il suo obiettivo è stato l’esecuzione di una vasta campagna di nuove indagini diagnostiche, eseguite con strumenti  di ultima generazione, finalizzate a integrare e completare il patrimonio di documentazione tecnica sulle opere documentate o certamente autografe di Caravaggio presenti a Roma, consentendo di identificare la sua particolarissima tecnica esecutiva e aprendo nuove conoscenze sul suo genio creativo. Se ne discuterà nell’incontro di giovedì a cui interverranno Daniela Porro, Direttore del Segretariato Regionale del Lazio, Francesca Cappelletti, Università di Ferrara, Vicepresidente del Consiglio Superiore per i beni culturali e paesaggistici, Alessandro Zuccari, Sapienza Università di Roma, Accademia Nazionale dei Lincei,
Antimo Cesaro, Sottosegretario di Stato al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e moderato da Paolo Conti,  firma del “Corriere della Sera”.

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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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