Arte e Cibo si relazionano nel format Indovina chi viene a cena. Intervista al suo ideatore Gianfranco Grosso

Indovina chi viene a cena è un progetto espositivo che prevede cinque appuntamenti con artisti contemporanei in esposizione negli spazi dell’Associazione Culturale Art Food and Wine; ad ogni incontro è coinvolto un autore diverso ogni volta: il primo Andrea Aquilanti, ha indagato, con La legna e la cenere, l’immutabile nella percezione del divenire; il secondo, Marco Colazzo, ha mostrato verso la divina pietralata, dal linguaggio pittorico fortemente evocativo; Gianfranco Grosso, ideatore e gran cerimoniere dell’iniziativa, è presente anche con una sua opera, intitolata BIM BUM BAM; a seguire, gli altri a sorpresa… che non sveliamo).

Cinque gli artisti in tutto, per dare vita, singolarmente, non a mostre canoniche, o a personali in pillole, ma più a input, attraverso quanto esposto appositamente, per un dialogo: ispirato, ad arte.

A partecipare a questo convivio in forma anche di banchetto d’autore, allestito sempre con ospiti diversi, è un pubblico eterogeneo e, date le restrizioni anti-Covid, contingentato. Arricchisce l’esperienza, e sottolinea una sua atipicità e un desiderio di interessare non solo gli addetti-ai-lavori, una degustazione di un vino scelto per ogni occasione. A conclusione delle cinque tappe sarà realizzata una cartella con multipli realizzati dagli artisti.

Poniamo all’artista Gianfranco Grosso, qui in veste di ideatore e curatore dell’iniziativa, alcune domande per meglio comprendere questa sua scelta e il progetto, ipotizzando che, proprio perché artista, con una sua ricerca di carattere concettualistico con una vena di ironia, e duchampiano – come afferò il critico Alan Jones – siano assimilabili, in qualche maniera, anche a una sua oper/azione…

Cosa è Indovina chi viene a cena?

“E’ un momento di incontro e condivisione attraverso l’arte, con il maggior numero di fruitori possibile, per una crescita socioculturale all’insegna della bellezza nelle sue molteplici forme.”

In tempo di Covid, la convivialità a tavola è ancora possibile?

“La convivialità a tavola e in ogni luogo del vivere civile è l’obiettivo primario da difendere. Sicuramente in tempi di pandemia mondiale abbiamo delle regole comportamentali che ci limitano, che creano distanziamenti, ma lo spazio del pensiero non ha perimetri da rispettare.”

Il rapporto tra cibo e arte è sempre esistito; cibo rappresentato, citato, usato concretamente nelle opere… Tu che rapporto hai con esso? E nel tuo lavoro?

“La storia dell’Arte, ci ha tramandato tanti riferimenti come tu elencavi nella domanda. Il mio rapporto personale con il cibo non è meramente nutrizionale, ma è fatto di piacevoli incontri per il palato nelle sue molteplici interpretazioni culinarie, legate alla storia ed alle tradizioni. Guardando al mio lavoro, noto di aver inserito in una sola opera un elemento riguardante l’universo del cibo, un Pane d’Oro adagiato su una sedia dal titolo Gondola”.

Come è nato questo progetto?

“Da uno stimolo e un invito da parte del presidente dell’Associazione Art Food and Wine nel quartiere romano dell’Esquilino, dove ha sede il mio studio d’artista.”

Con che criterio hai scelto gli artisti?

“La scelta è avvenuta per l’interesse e la stima che nutro nei confronti del lavoro di ricerca degli Artisti coinvolti e da un comune dialogo che ci ha guidato nella realizzazione del progetto.

Non credi che il Food, ciò che ad esso è legato, anzi più specificamente il cibo sia, al di là dell’effettivo peso e senso nel quotidiano, un argomento eccessivamente di moda, complici anche i tanti Talent tv??

“Penso proprio di sì…

Arte e Cibo sono collegati? Forse sì. Ma il processo non deve essere inverso. Il cibo necessita di una dimensione estetica legata al Bello, ma non va spettacolarizzato in modo creativo proponendolo come forma d’Arte. L’Arte comunica con il suo linguaggio, non accetta compromessi e nutre la vita.”

Come proseguirà questa iniziativa? Ripeterete l’esperimento?

“Sicuramente dopo questa prima tornata dei cinque appuntamenti, ritorneremo al tavolo con grande convivialità, accompagnati da un buon bicchiere di vino, per strutturare i nuovi percorsi da presentare. Con la speranza e l’augurio di tornare presto a condividere senza restrizioni tutti i meravigliosi luoghi dell’arte e della vita.”

Indovina chi viene a cena | Art Food and Wine

  • in collaborazione con lo Studio/Archivio Courtesy F.lli M di Roma
  • dal: 12 ottobre al 15 novembre 2020
  • Associazione Culturale Art Food and Wine
  • Via Cairoli, 63 – Roma
  • La partecipazione alla “cena d’autore” è prevista per un numero ridotto di persone e solo su prenotazione
  • Orari dello Spazio espositivo: 16:30/ 20:00 solo su appuntamento.
  • Media partner dell’evento Vinitalia.tv la prima web TV sul mondo del vino.
  • Ufficio Stampa: infocourtesyfllim@gmail.com
  • A termine rassegna sarà presentata una cartella multipli d’artista

Artista:
(ROMA 1960) La vicenda artistica di Andrea Aquilanti è caratterizzata dalla sperimentazione di differenti media associando, senza soluzione di continuità, la pratica del disegno e della pittura, attraverso cui coniuga riferimenti e fascinazioni dell’arte del passato con suggestioni e linguaggi contemporanei, sensibili alle interferenze e potenzialità offerte dalla tecnologia. Il suo mondo poetico si costruisce di visioni complesse e piani percettivi stratificati che indagano la dimensione del reale e la labilità del suo statuto ontologico in rapporto alle problematiche della rappresentazione. Nell’intervento specifico dal titolo “La legna e la cenere” Aquilanti indaga l’immutabile nella percezione del divenire.
Titolo dell’Opera: “La legna e la cenere”
Inaugurazione: Lunedi 12 Ottobre 2020, ore 18:00
Durata : 12 Ottobre – 17 ottobre 2020
Sede: Art Food and Wine

 

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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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