Giovanni Gastel. Il grande fotografo se ne è andato in un freddo pomeriggio a Milano.

immagine per giovanni gastel

Una notizia terribile: il virus che non perdona si è preso anche lui, Giovanni Gastel che aveva definito il Covid come “un attacco degli alieni all’umanità” e che quindi avrebbe dovuto trovarci “tutti uniti” nel momento del bisogno “…e invece...”.

Il lutto è profondo e non certo esclusivamente nel mondo della fotografia. Aveva solo 65 anni e una vitalità da ragazzo, con progetti e lavori da portare avanti con una abnegazione e un entusiasmo straordinari.

Nel 1997 ebbe la sua prima grande mostra, alla Triennale di Milano, curata dal critico Germano Celant, sodale con cui collaborerà a lungo negli anni. Al suo attivo, anche un riassunto della sua lunga carriera: nel 2015 Gastel, per i 60 anni, aveva pubblicato una sua autobiografia, appassionante ed esplicativa: “Un eterno istante. La mia vita” (Mondadori edit.). La sua recente mostra al MAXXI di Roma lo aveva celebrato ma Gastel non riposava certo sugli allori, pieno di scatti e servizi fotografici pronti da realizzare…

Figlio di Giuseppe Gastel e Ida Visconti di Modrone, nipote di Luchino Visconti, Gastel si è affermato come fotografo di moda, pubblicitaria e ritrattista – Barack Obama, Maradona, Pino Daniele, Michael Stipe dei R.E.M., Johnny Depp, Roberto Bolle, Bebe Vio tra i protagonisti e amici immortalati – ha innalzato il suo lavoro dandogli carattere più artistico. Nelle sue foto si ricostruisce una narrazione della Moda e nei suoi ritratti si ripercorre la storia del nostro tempo.

Il Ministro della Cultura Dario Franceschini si unisca cordoglio collettivo: “La fotografia italiana perde un grande protagonista amato e stimato in tutto il modo. Un artista originale, garbato e dal profondo senso estetico che con i suoi scatti ha saputo ritrarre e cogliere l’intimità dei grandi personaggi della moda e della cultura internazionale. Solo qualche mese fa ho avuto l’onore di visitare insieme a lui la sua ultima bellissima mostra al MAXXI che ha documentato una parte importante del suo lavoro d’artista in oltre quarant’anni di attività. Ci mancheranno la sua arte e la sua intelligenza”.

Se ne è andato nel pomeriggio a Milano, ma era ricoverato in condizioni già gravissime, aggravate dal suo enfisema polmonare, all’ospedale allestito ad hoc per il Covid alla Fiera di Milano.

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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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