Arte Compressa #66. Michelangelo Pistoletto vs Joseph Beuys. Torna il Terzo Paradiso. Happy Earth Days vs 7000 Eichen

Il Terzo Paradiso di Pistoletto. TANA Terranova Arte Natura

Joseph Beuys docet: il suo magnifico, potente, eticamente ed ecologicamente rilevante, oltre che esteticamente imponente lavoro titolato 7000 Eichen /7000 querce a Kassel, progettato per la settima edizione di Documenta, quella del 1982, ha fatto scuola; e sembra citato – consapevolmente: lo diamo per assodato, vero? – nella nuova (ennesima?!) tappa del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, stavolta connesso al T.A.N.A. | Terranova Arte Natura, ad Arpaise, nel Sannio beneventano (a conclusione del ciclo di residenze di arte ambientale, luglio-settembre 2018), per la quinta edizione degli Happy Earth Days 2018.

L’installazione del Terzo Paradiso chiuderà la manifestazione e sarà realizzata con la piantumazione in loco di 70 alberi autoctoni sanniti. Altre specie e… con due zeri di meno rispetto all’opera storica di Beuys in Germania.

Per ricordare: Beuys, in quegli anni Ottanta contrastò quell’edonismo reaganiano imperante anche con il suo impegno ambientalista, contribuendo anche alla fondazione del movimento dei Verdi in Germania. Ciò detto, ecco l’opera/azione/installazione di cui si faceva cenno: egli, invitato a Documenta, radunò  7000 pietre di basalto davanti al Museo Federiciano di Kassel: ad ogni pietra doveva corrispondere la piantumazione di una quercia da parte di chiunque, versando una somma di denaro, volesse contribuire a dare vita a quest’opera partecipata.

Via via, quelle pietre diventarono sempre di meno e le querce aumentarono: a testimonianza del procedimento, una pietra sotto ogni albero (oltre a tante foto di documentazione). Quando Beuys morì, l’opera proseguì un anno ancora, nel 1987, ufficialmente chiudendo il primo atto, dato che poi proseguì la sua realizzazione che si compirà, di fatto, nella sua completezza, tra centinaia di anni, ovvero  quando quelle querce piantate diventeranno un bosco rigoglioso così come l’artista lo aveva  immaginato.

L’etica e l’estetica, il contenuto e la forma, vita e arte si sovrappongono in modo esemplare in questo segno concettualistico che palesa un’Arte come rito collettivo, partecipato, pubblico e politico. Una complessità, questa, e un equilibrio tra ogni elemento che sono percepibili – in modo meno dirompente – nel Terzo Paradiso di Pistoletto.

Ad ogni modo, per l’occasione, Marco Papa e Tiziana De Tora, fondatori del TANA e Ambasciatori del Terzo Paradiso, rispettivamente per Benevento e Napoli, hanno realizzato il tracciamento del segno trinamico, qui lungo 30 metri e largo 120 cm e percorribile; è stato sviluppato grazie al supporto dell’architetto-paesaggista Giorgio Ferraris (già autore del segno-simbolo per Arte Sella, il Forte di Exilles, in Val di Susa e altri siti), che ha elaborato digitalmente e dimensionato il segno del Terzo Paradiso sul terreno, mediante rilievo aerofotogrammetrico eseguito con drone e tracciamento con strumento topografico. Campagna partecipativa d’obbligo: #UnALBEROperilTANA, per permettere a “artisti, operatori culturali, appassionati e chiunque lo voglia” di “adottare un albero che farà parte di questa opera vegetale”, ci chiariscono i curatori.

Info

  • Happy Earth Days 2018
  • www.earthdays.it
  • evento ideato, promosso e organizzato dall’associazione ARTSTUDIO’93
  • www.artstudio93.org
  • domenica 11 novembre 2018, ore 11.00: chiusura con l’installazione del Terzo Paradiso, realizzata mediante la piantumazione in loco di specie autoctone sannite
  • ARTSTUDIO’93 Associazione culturale, Napoli
  • Info: Tiziana De Tora 331 5323909 | Marco Papa 338 3946920

 

 

 

 

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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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