ByeByeBaby. Roberto Daolio e storia di un’officina bolognese

Roberto Daolio, fotoritratto
Roberto Daolio, fotoritratto
Roberto Daolio, fotoritratto
Roberto Daolio, fotoritratto

Quando qualcuno se ne va via per sempre, la sensazione è quasi fisica: è anche una dolorosa constatazione che si resta via via sempre più soli, come se si chiudessero, “sbattendo la porta”, periodi della propria vita; quando ciò coinvolge anche la sfera professionale, la certezza di una perdita irrimediabile diventa collettiva e condivisa. E’ questo il caso della scomparsa, a soli 65 anni, di Roberto Daolio, che ha combattuto a lungo con la sua malattia. Daolio aveva agito e agitato un periodo bolognese vivissimo – affiancando il senior Renato Barilli,  suo maestro – e animato negli anni Ottanta con Francesca Alinovi; con lei e con altri Daolio aveva appoggiato sin dall’inizio il grande lavoro della Galleria Neon – di Gino  Gianuizzi – diventata dai suoi esordi (1981) una fucina di artisti e un luogo di “sopravvivenza urbana” (citando Guido Costa) in cui sono cresciuti o si sono confrontati da Maurizio Cattelan a Eva Marisaldi, Alessandra Tesi, Emilio Fantin, Luca Vitone, Mario Airò, Marco Samorè, Sabrina Mezzaqui, in un momento sempre più fecondo per una nuova-ondata artistica che vide autori come Cuoghi e Corsello campeggiare in una scena di partecipazione attiva con Claudia Losi, Maurizio Mercuri, Maurizio Finotto, Fabrizio Rivola, Davide Bertocchi, Italo Zuffi, Annalisa Cattani, Stefania Galegati, Roberto Cascone, Grazia Toderi, Luisa Lambri, Gianluca Cosci, Sissi etc. e spazi autonomi come il Link affermarsi creativamente, talvolta al suono raccolto da Irma Records  – l’etichetta discografica italiana nata proprio a Bologna nel 1988 – mentre si andava a bere e conversare al Campo delle Fragole – un altro posto di scambio artistico e intellettuale – e non troppo lontano i Mutoid Waste Company continuavano ad assemblare le loro macchine-da-guerra immaginifiche e pacifiche…

il Link di Bologna
il Link di Bologna

Daolio, un protagonista anche del DAMS e della didattica non solo bolognese, con una lunga attività di insegnante all’Accademia di Belle Arti, da critico e curatore, ma anche da studioso, ha organizzato con la Alinovi quelle scandalose Settimane internazionali della performances alla GAM-Galleria d’Arte Moderna portando nel 1977 (e sino al fino al 1982) in città autori da tutte le parti del mondo: tra i tanti, Marina Abramovic ed Hermann Nitsch… Con Barilli ha tenuto in vibrazione positiva quell’Officina bolognese che è stata non una semplice serie di mostre,  ma quasi un brand propositivo, una piattaforma di confronto e approfondimento su realtà artistiche sia emergenti che già storicizzate…

Appena dopo la morte di Daolio, Barilli ci informa che il Premio Francesca Alinovi, già dedicato alla studiosa prematuramente e drammaticamente  scomparsa, affiancherà anche il nome dell’amico e collega Roberto Daolio. La commemorazione e l’ultimo saluto al critico si terranno domani, martedì 2 luglio alle ore 16 presso l’Hospice Chiantore Seragnoli di Bentivoglio, via Marconi 43/45, Bentivoglio (BO).

+ ARTICOLI

Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e statistici. Cliccando su "Accetta" autorizzi tutti i cookie. Cliccando su "Rifiuta" o sulla X rifiuterai tutti i cookie eccetto quelli necessari per il corretto funzionamento del sito. Cliccando su "Personalizza" è possibile selezionare quali cookie attivare.