Diventare mecenati sostenendo l’acquisto di un capolavoro di Bernini con l’Art Bonus si può

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Gian Lorenzo Bernini, Busto in bronzo di Urbano VIII Barberini,1658

Ci sono atti da sollecitare e da compiere che non possono non essere condivisi e illuminati. Sono occasioni virtuose che impongono atti di responsabilità e di pubblico intervento. E’ questo il caso di un’occasione costruita ad hoc per arricchire la collezione permanente del museo diretto da Anna Coliva, quella straordinaria Galleria Borghese di Roma, grande, preziosissimo scrigno di capolavori di  artisti quali Caravaggo, Raffaello, Bernini, Canova, Tiziano, Rubens, Bellini, Bronzino, Perugino, Lotto, solo per citarne alcuni, e luogo d’arte tra i più noti e frequentati dal pubblico italiano e internazionale. L’opportunità, irripetibile, nata su spinta dei fondi dell’Art Bonus, è quella di trovare mecenati per donazioni che concorreranno all’acquisto di un’importante opera di Gian Lorenzo Bernini, il Busto in bronzo di Urbano VIII Barberini, eseguito nel 1658 per il cardinale Antonio Barberini e attualmente di proprietà dei discendenti. Per non perdere questa scultura, serve un aiuto cospiquo di tutti, società civile e grandi investitori.

Il personaggio raffigurato dalla scultura è Urbano VIII è – come confermano dalla galleria – “figura strettamente connessa alle vicende della collezione di Scipione Borghese della quale fu il teorico ispiratore, così come fu l’ideatore e il commentatore dei temi rappresentati da Gian Lorenzo Bernini nelle monumentali sculture che l’artista realizzò giovanissimo per la Villa Borghese, dove ancora si trovano.”.

L’opera è pertanto emblematica perché “legata strettamente al luogo che attende di ospitarla” e necessaria per la Galleria: infatti, oltre che per il suo enorme valore storico artistico, per l’importanza del suo autore e del personaggio ivi rappresentato, l’acquisizione del busto di Urbano VIII “colmerebbe la lacuna, per la Galleria Borghese, di non possedere un ritratto del Barberini assieme a quelli degli altri illustri protagonisti della corte borghesiana”.

La cifra che si vuole raccogliere attraverso il fundraising è di 8 milioni di euro. E’ imperativo non vedere sfumato tale traguardo per aggiudicarsi un bene artistico e culturale che deve restare visibile al pubblico, in Italia, a Roma e alla Galleria Borghese. Ovviamente, all’opera verrà riservato un posto di massimo rilievo all’interno della collezione e ad essa sarà affiancato l’elenco dei donatori che potranno, così, palesarsi come generosi, colti e lungimiranti restando, ça va sans dire, nella storia: non solo del Museo.

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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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