Il primo maggio, Festa del lavoro e dei lavoratori, oggi soprattutto solennità della speranza di questo Lavoro – con la maiuscola – in un’Italia e in una Società contemporanea sempre più in crisi produttiva e salariale, in cui impera l’indifferenza per l’equità sociale, per la piaga dello sfruttamento minorile e delle morti bianche, nonché l’attenzione per la cultura (non solo del lavoro), si sovrappongono le riflessioni sulla celebrazione e sull’argomento, spesso tutto strategicamente usato a fini politici. Cosa c’è di meglio, invece, per noi, che tacere e raccontare questo complesso tema attraverso le opere di artisti e fotografi e dunque l’Arte? Ricordando, anche, tra parentesi, l’uso (improprio) della grafica adottata per la comunicazione visiva del Concerto del Primo maggio a Roma che da anni si rifà spudoratamente (consapevolmente?) ad Alighiero Boetti e ai suoi arazzi.
commenta