Convergenze nel nuovo Palazzo Collicola a Spoleto

Foto di Nicola Russo

In corso a Palazzo Collicola di Spoleto, nella nuova direzione di Marco Tonelli, la mostra Convergenze di Gianfranco Notargiacomo si propone con un generoso confronto tra le sue poderose opere e quelle che dai depositi della galleria Carandente parlavano sommessamente solo perché in mancanza di una platea più aperta, estesa; Notargiacomo l’ha permessa, ed ecco che le sue… divergenze, o meglio divergenze collettive di più generazioni, con svettanti Takète, dialogano con i lavori, tra gli altri, di Alberto Burri, Sadun, Andrea Cascella, Mario Ceroli, Luigi Boille, Vasco Bendini, Eliseo Mattiacci, Concetto Pozzati, Enrico Luzzi, Gianni Asdrubali e Mariano Rossano.

La bella antologica si è trasformata subito in una testimonianza dell’amicizia e della stima tra queste personalità, di un pezzo di cammino insieme e anche in una porzione italianissima di Storia dell’Arte. Ci racconta meglio la genesi di tale progetto lo stesso artista, Notargiacomo; di seguito il suo appassionato contributo:

Una mostra è una mostra è una mostra.

Invitato a esporre nella prestigiosa Galleria Carandente in Palazzo Collicola, da Marco Tonelli nuovo direttore, ho aderito con entusiasmo e ho visitato quegli spazi stressati dal terremoto del 2016, messi in sicurezza sì, ma con i segni evidenti di quel sisma. Bisognava ricominciare: ridare vita a quelle magnifiche sale.

Con Marco abbiamo pensato di riproporre quella mostra che nel ’71, alla galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis, a Roma, fu per me l’inizio di tutto: il titolo era Le nostre divergenze. Duecento piccoli omìni di plastilina colorata, Pongo, occupavano protagonisti la sala, osservando gli osservatori. La mostra fu poi riproposta dopo anni, anzi decenni, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e in altri spazi pubblici. Ma anche un’altra mostra è stata per me un inizio, l’inizio del mio ritorno alla pittura, già presente nei tentativi dei primi anni ’70 e manifestatosi con forza attraverso la scultura dipinta alla fine di quegli anni: nel ’79, con la mostra Takète o della Scultura alla galleria La Salita di Giantomaso Liverani (Roma).

Nelle sale di Palazzo Collicola, gli omìni e i Takète hanno trovato la loro convergenza. Ma a dare una vera svolta, un ulteriore inizio, è stata la visita ai depositi della galleria. Lì, sulle grate metalliche o in terra, erano conservate le opere non in esposizione.

Ho ritrovato una parte della mia vita: c’era Burri, che mi diede stupore quando bambino, accompagnato alla quadriennale, vidi i suoi grandi rossi e i grandi neri, Sadun, il mio Direttore all’Accademia de L’Aquila, quando fui chiamato giovanissimo, dove diventai amico dei grandi Andrea Cascella e Mario Ceroli, Boille straordinario artista mio amico, Pace un pezzo di storia, Bendini che mi stupì nelle mie prime visite nelle gallerie d’avanguardia, i miei amici Mattiacci, Pozzati; Enrico Luzzi, i più giovani di me, ma miei compagni di strada, Asdrubali e Rossano. Poi altri artisti a me familiari. Purtroppo non c’era Emilio Vedova, ma nella mostra è come se ci fosse, perché è davvero sempre presente.

Ho pensato di far parlare gli omìni e i Takète con le opere che dal deposito non avrebbero potuto rispondere e realizzare un’antologica dell’amicizia e della stima. Il titolo è Convergenze.

Una mostra è una mostra una mostra come una rosa è una rosa è una rosa.

Info mostra

  • Convergenze. Notargiacomo e la collezione della GAM di Spoleto
  • A cura di Marco Tonelli
  • 14 Dicembre 2019 – 8 Marzo 2020
  • Galleria d’Arte Moderna “G. Carandente – PALAZZO COLLICOLA
  •  Piazza Collicola, 1, 06049 Spoleto PG
  • contatti:  0743 46434
  • Orari: dal 27 ottobre al 28 marzo, dal giovedì al lunedì, h 10:30 – 13:00 / 15:00 – 17:30. Chiuso martedì, mercoledì; chiuso 01 gennaio e 25 dicembre
  • www.palazzocollicola.itwww.notargiacomo.com

 

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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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