I Beni Culturali sono Pane # 5 – Scompare Gerardo Marotta fondatore dell’Istituto studi filosofici e resistente culturale napoletano

ph. estratta da Associazione culturale Amici del Caffè Gambrinus (Marotta alla libreria Saba)
ph. estratta da Associazione culturale Amici del Caffè Gambrinus (Marotta alla libreria Saba)
 Addio all’avvocato Gerardo Marotta, fondatore dell’Istituto studi filosofici, fondato nel 1975 con la figlia di Benedetto Croce e trasformatopsi sin da subito in un importante crocevia della cultura filosofica europea.
Gli ultimi anni della sua vita di quasi 90enne (ad aprile) li ha vissuti nella seria preoccupazione per la biblioteca dell’istituto – che, con i sui trecentomila volumi, non aveva e non ha ancora trovato una sede – e attivandosi per sensibilizzare istituzione, addetti-ai-lavori, Media e mondo intellettuale e di cui “art a part of cult(ure)” ha dato conto anche nelle sue Pagine Social.
“Da avvocato è stato protagonista di battaglie che hanno fatto Storia sopratutto al fianco dei contadini espropriati delle loro terre (…)” e chi ha avuto la fortuna di “ascoltare i discorsi di Marotta sulla società, sulla decadenza politica, sulla rivoluzione del 1799, sulle perversioni storiche che hanno portato ad esempio Napoli ad essere condannata a non poter avere una classe dirigente all’altezza e degna di una città così importante e controversa”, o riesce a farlo attraverso pubblicazioni in Rete, non può che sentire di essere coinvolto in prima persona, trascinato dalla passione civile e morale di quest’uomo vigoroso sino alla fine. Spiegava Marotta che il senso civico e dello Stato “è andato scomparendo nella popolazione perchè a torto si accomuna alla classe politica che in Italia è sempre stato sinonimo di cattiva gestione e malaffare, mentre lo Stato è ben altra cosa” e che “è il cittadino che deve riconoscersi in esso per aspirare al bene comune, per crearlo e pretenderlo non aspettando che arrivi.” (cit. in: www.lindiependente.it/la-seconda-natura-la-passione-civile-di-gerardo-marotta-nel-documentario-di-marcello-sannino)
Il cordoglio è espresso dal Presidente Mattarella e da alte cariche del governo; il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, in un comunicato giunto in Redazione (Roma, 26 gennaio 2017) esprime sincero rammarico per la scomparsa di un protagonista “della cultura partenopea che ha sempre operato con acume, intelligenza e spirito critico per alimentare la scintilla della curiosità, della ricerca e dello studio nella vita della sua città e dell’Italia intera”. Anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, così si esprime ricordando il filosofo: “Napoli perde un grandissimo uomo di cultura. (…) Gerardo  era un profondo pensatore libero, un filosofo acuto e sensibile, uno storico, un maestro di immensa cultura. Rivoluzionario fino alla fine, sempre dalla parte della libertà e della giustizia”.
Venerdì dalle 9 alle 19 la camera ardente a Palazzo Serra di Cassano. Sabato alle 12, sempre nella sede dell’Istituto italiano Studi filosofici i funerali.Venerdì dalle 9 alle 19 la camera ardente a Palazzo Serra di Cassano. Sabato alle 12, sempre nella sede dell’Istituto italiano Studi filosofici i funerali.
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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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