Surreale il suo umorismo, che ha fatto sorridere e ridere intere generazioni a partire da quel capolavoro radiofonico che fu il rivoluzionario Alto gradimento, di Gianni Boncompagni, Renzo Arbore, Giorgio Bracardi e Mario Marenco, andato in onda negli anni ’70 sul secondo programma radio della RAI e in cui Marenco portò i suoi strampalati, irriverenti e geniali personaggi.
Mario Marenco. Addio al surreale visionario che ha anticipato i tempi
Un pioniere della comicità, Mario Marenco, con i suoi testi visionari che hanno analizzato e riportato lucidamente, seppure in maschera, tanta della verità del suo tempo e sorretti da una capacità di leggere pure quel che sarebbe arrivato. Puntuale come un orologio svizzero travestito da quello del Bianconiglio…
Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.
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