Ponticelli a Napoli. Parco dei Murales e mostre per rigenerare

Ponticelli, Parco dei Murales, Napoli - opera Lo trattenimento de' peccerille” by Mattia Campo dall’Orto

Muri e città è una mostra sulle città recepite nel loro paradosso di “luoghi di massima antropizzazione e di grande disumanizzazione”; in esse più panorami e realtà si sovrappongono e, più spesso, si contrappongono, e questa visione fatta di luci e ombre è replicata anche scendendo di misura, ovvero guardando alle suddivisioni più piccole delle città che le contengono o determinano: Centro e Periferia, o in generale i Municipi. E’ questo il caso di Ponticelli, uno dei quartieri pololari di Napoli, nella sua zona orientale.

Di quest’area possiamo leggere, nell’antico Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli (al Volume 7, alla voce Ponticelli, pag. 248-250) di Lorenzo Giustiniani (Napoli 1797):

«Sotto gli Angioini erano due villaggi contigui, uno detto Ponticellum magnum, e l’altro Ponticellum piczolum. […] Dopo gli Angioini di questi due casali se ne formò uno solo, […]»

Qui, dunque, troviamo un primo panorama, quello “di rovine e figure umane in crisi” e  un altro panorama, quello di un tentativo di rigenerazione che parte dall’estetica urbana intendendo raggiungere quella sociale, quindi anche psicologica, antropologica, politica, etica e, insomma, più globale.

Stiamo riferendoci al Parco dei murales che ha dato corpo al primo Street Art District partrenopeo: “dove i palazzi sono stati illustrati come libri per bambini”. 

Nato da un progetto socioculturale di creatività urbana ideato e curato da INWARD-Osservatorio sulla Creatività Urbana, in collaborazione progressiva con enti pubblici, privati e no profit, sia locali sia nazionali, è un virtuoso tentativo creativo e di promozione territoriale che non si limita a decorare, a imbellettare, quindi in sostanza a nascondere, pur sotto una bella patina colorata pittata, ma a recuperare e riqualificare in toto un’area della città nota ai più solo per fatti di cronaca nera; a conferma della validità della celebre teoria della finestra rotta.

Ci torniamo, a Ponticelli, per ammirare la potenza espressiva e della resilienza connessa all’arte visiva, che fu inaugurata con un primo murales realizzato dall’artista Jorit, titolato Ael. Tutt’ egual song’ ‘e criature e ribattezzato zingarella perchè nacque prendendo spunto da un incendio  realmente avvenuto anni fa in un campo Rom L’opera ha titolo “ .

In questa visita approfittiamo anche per vedere una mostra nata in questo contesto e con le medesime ambizioni, all’Associazione Il Ramo d’Oro, che propone opere di Bruno Agolini, Orna Adoram, Jorge Contreras, José Louis Cravero, Inés De Veer, Gin Ei, Sergio Fermariello, Giuseppe Antonello Leone, Franco Lista, KKJK, Nicola Mastrocinque, Arnaldo Monges, Mayumi Nose, Giuseppe Pirozzi, Michele Roccotelli, Daniel Sanseviero, Ooishi Sayaka, Tamara Sorkin, Yeoh Ken Thai, Carla Viparelli, Liu Wei, Wang Tiewei, Liu Yang, Jin Leng Yeoh.

Info mostra

  • Muri e città
  • fino al 18 marzo 2018
  • dalle 16 alle 20 tutti i giorni tranne il giovedì
  • Il ramo d’oro Centro d’arte e cultura
  • Via Omodeo, 124, Napoli
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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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