Cave Michelangelo, Alberto Timossi, Illusione e Murmur Marmoris

A. Timossi, Franco Barattini, Costantino Conte, Luciano Massari, Illusione-A.Timossi, Cave Michelangelo, Carrara- ph.S.Esposito courtesy Takeawaygallery Roma

Tra poco si smonterà. Nel frattempo possiamo ancora vederlo, lì, sul posto, oppure attraverso un buon catalogo e Murmur Marmorisun efficace, bellissimo video autonomo, autoriale, ma allo stesso tempo correlato strettamente con l’opera e il pensiero dell’artista. Stiamo parlando del progetto ILLUSIONE, il grande lavoro di Alberto Timossi sui gradoni bianchi del paesaggio lunare creato dalle Cave Michelangelo di Carrara e realizzato a luglio 2015 e ancora svettante in quel ciclopico contesto delle Alpi Apuane nel bacino del Ravaccione.

L’installazione ambientale si presenta come un grande e lungo tubo rosso-arancione che trapassa – ma è una illusione, appunto! -la montagna di marmo a sua volta scavata dall’uomo per trarne il prezioso, luminescente marmo. Lo stesso da secoli. Lo stesso del genio Michelangelo.
La Natura violata per necessità, ovvero per la sopravvivenza di intere collettività e dell’Arte, si adatta e sa rigenerarsi tanto quanto l’artista – Timossi – si è adattato ad essa accordando il suo linguaggio all’esistente, rigenerando anch’egli sguardo e pensiero condivisi attraverso l’opera. Realtà e abbaglio si interfacciano e, attraverso questo segno-struttura sul territorio, si fondono; la grammatica scelta da Timossi è essenziale, scarna, illuminante, perché egli è conscio che una frase netta è bella ed efficace e che anche solo una in più le toglierebbe qualcosa [1]; così, scansa la seducente“bulimia” – tanto cara ai nostri tempi moderni – e attiva una “vaporizzazione del materiale” (Achille Bonito Oliva in catalogo), come a dire che “se la scultura ha un suo peso gravitazionale”, essa in questo tubolare ambientato con i piedi per terra e la testa tra le nuvole aspira alla “volatilità” (ibidem).

Tutto ciò concorre a costruire un dispositivo che funziona da collettore di immaginifica visione: estetica, poetica, di senso. “È del poeta il fin la meraviglia…” (Giambattista Marino, 1608) e anche di molti bravi artisti.

In coda aggiungiamo come tali mastodontiche operazioni siano mosse, anche dal punto di vista tecnico, quasi ingegneristico, da una “macchina” organizzativa e fattiva che è collettiva: grazie all’apporto, cioè, e secondo diversi ruoli e operatività, di tante persone (ne ricordiamo alcune: Takeawaygallery /Stefano Esposito / Carlotta Monteverse; the Boss, Mr. Barattini; Luciano Massari; il team al completo delle Cave Michelangelo; Achille Bonito Oliva che ha creduto nel progetto e ne ha scritto, parlato, divulgandolo e analizzandolo; il regista Tobia Pescia che ha fattoil video prodotto dalla Fondazione Sistema Toscana; la Regione Toscana, Comune di Carrara e Sensi Contemporanei che hanno concesso il patrocinio; le Edizioni Archos per il catalogo con progetto grafico di Aurelio Candido; Monica Zanfini che ha così magnificamente comunicato tutto e Claudio Abate che l’ha mirabilmente, da par suo fotografato. Infine, l’Acquario Romano/Casa dell’Architettura Roma che ha accolto venerdì 20 maggio 2016 la presentazione di catalogo e video con il talk che ne è seguito)

Note

1.  da: Elias Canetti, La provincia dell’uomo, 1943

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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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